Guerra tecnica Red Bull-McLaren: il dispositivo c’è ma preoccupa altro!

Guerra tecnica Red Bull-McLaren: il dispositivo c’è ma preoccupa altro!
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Formu1a.uno SPORT

La Formula 1 torna in pista sul circuito delle Americhe di Austin, in Texas, che darà il via agli ultimi sei appuntamenti stagionali in sole otto settimane. Ci avviamo così alla conclusione di un campionato sportivamente molto interessante, con entrambi i mondiali ancora tutt’altro che chiusi, dopo un inizio di stagione che aveva in qualche modo depresso addetti ai lavori e tifosi, con le tre doppiette Red Bull nelle prime quattro gare. (Formu1a.uno)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nelle ultime settimane si sarebbero svolte interlocuzioni tra diverse squadre e la Fia per discutere le preoccupazioni che una squadra non identificata possa aver trovato un modo intelligente per regolare la distanza da terra della vettura tra le qualifiche e la gara. (La Gazzetta dello Sport)

Alla vigilia del weekend di Austin (Usa), che quest'oggi prenderà il via con l'unico turno di prove libere e le qualifiche per definire la griglia di partenza della Sprint Race di domani, la notizia che arriva desta riflessione e anche un po' di inquietudine. (Tuttosport)

Nel giovedì di Austin, dopo le anticipazioni di stampa sulla stretta imposta dalla FIA intorno a un dispositivo che si sospettava presente su una delle 20 monoposto, è giunta l'ammissione di Red Bull. (Autosprint.it)

F1. Caso Red Bull, per Oscar Piastri si tratta di una “chiara violazione del regolamento”

Nella serata di ieri, la Federazione ha fatto esplodere il caso del T-Tray, una componente critica delle monoposto attuali. Questo caso si aggiunge ai tanti che sono scoppiati durante il 2024, dove la ricerca delle zone grigie è sempre più esasperata. (F1inGenerale)

Perez ha voluto chiarire la situazione, sottolineando che il team non ha commesso alcuna irregolarità. "Non abbiamo fatto nulla di proibito," ha affermato Perez. (F1-News.eu)

Ma da quello che mi è stato detto, qui non si tratta di spingere i limiti, ma di oltrepassarli in modo evidente”: Oscar Piastri non si è risparmiato in conferenza stampa ad Austin riguardo all’ultima bomba sganciata nel paddock della Formula 1, l’utilizzo da parte della Red Bull di un dispositivo che consente di intervenire sul vassoio di ingresso del fondo operando dall’abitacolo. (Automoto.it)