La foto della Napoli che sogniamo per il nuovo anno
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Gli auguri scandiscono le partenze. E i napoletani ritratti qui sopra sono partiti tante volte che nemmeno più se lo ricordano. Dietro il sipario dei sorrisi, si nascondono molti naufragi e pochi approdi. Eppure nessuno di loro s’è mai dato per vinto, custodendo il tenace segreto di chi non si rassegna al presente e insegue un soffio di speranza anche quando attorno il vento tace. Dentro questa foto, scelta dal Corriere del Mezzogiorno per augurare ai suoi lettori il migliore 2025 possibile, è racchiusa la città che sogniamo: forte, inclusiva, dolce e colta. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
San Giovanni a Teduccio, Scampia e Caivano. A San Giovanni a Teduccio, e di riflesso in tutta Napoli Est, il cambiamento è iniziato nel 2016 con l'apertura del campus dell'Università degli Studi di Napoli e della Apple Developer Academy, dando vita a un ecosistema dell'innovazione anche di privati. (ilmattino.it)
Il 2025 napoletano sarà scandito da festeggiamenti ancora in itinere, il mito della sirena fondatrice riecheggerà spesso e volentieri, resta da vedere chi ne saranno gli aedi, i narratori, i rievocatori. (ilmattino.it)
Una palla azzurra mi insegnò che anche Napoli può vincere Grazie a Maradona, una città abituata a perdere ebbe in poche ore una riscossa inattesa. Da allora abbiamo imparato ad accettare le sfide e avere fiducia nel futuro (La Stampa)
Maurizio De Giovanni (scrittore) «Estendere a tutta la città, incluse le periferie, i benefici che sta vivendo il Centro storico e la parte monumentale di Napoli grazie ai flussi turistici». È il primo proposito di Maurizio de Giovanni per il 2025. (La Repubblica)
Esattamente come avviene da cinque anni in qua di primato europeo italiano reale, ma sempre sminuito o addirittura disconosciuto. Non ci prenderanno e spiegheremo bene dopo perché anche se è giusto riconoscere che entriamo nel 2025 con un abbrivio di crescita meno forte degli anni passati e con uno scenario oggettivo di una Germania, nostro primo mercato di esportazioni, che continua a sprofondare. (ilmattino.it)
La bandiera del domani è Napoli che il mondo scopre e vuole vivere, ma un lamento che riecheggia il suo storico ventre vorrebbe ammainare. Periferie degradate che sono al centro di un processo reale di trasformazione che si propone di farle uscire dall'emergenza per entrare nella normalità. (ilmattino.it)