Socialisti francesi pronti al compromesso. Nfp in crisi
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Piccole scosse in vista di un assestamento, probabilmente precario e al meglio a tempo, dopo il terremoto del voto di sfiducia che ha fatto cadere Barnier. Giornata di consultazioni all’Eliseo, ieri, dopo l’intervento tv del presidente giovedì sera, alla vigilia delle celebrazioni per la riapertura di Notre Dame, un momento di sospensione della crisi interna, dove Emmanuel Macron sarà il cerimoniere per accogliere a Parigi una cinquantina di leader mondiali, con contatti diplomatici in vista (il principale tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump). (il manifesto)
Su altri media
È furibondo, dicono i suoi collaboratori. Non si aspettava l’"unione contro natura" fra estremisti di destra e di sinistra, fra Marine Le Pen e Jean-Luc Mélenchon. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
È l’istantanea che segna una novità nella crisi politica che si è aperta mercoledì in Francia con la caduta del governo di Mi… PARIGI. (La Stampa)
La crisi politica francese è calata come una bomba sui già precari equilibri dell’Unione Europea. Con effetti che da Parigi rischiano di propagarsi ad altri paesi, Italia in primis, e con l’acutizzarsi del problema di leadership del Vecchio Continente. (Milano Finanza)
Prima della pausa dedicata alla cerimonia in mondovisione della riapertura di Notre Dame, Macron ha ricevuto all’Eliseo le forze politiche: prima i suoi alleati del blocco centrale, poi - ed è la notizia di giornata - i socialisti, quindi a sera inoltrata i Républicains. (ilmessaggero.it)
Laure ha inoltre smentito la notizia secondo la quale il presidente gli abbia chiesto come precondizione al Ps di rompere l'alleanza con La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon. (Teleborsa)
Senza il supporto degli elettori, con sondaggi di gradimento a picco, e senza reali carte da giocarsi: dopo la sfiducia a Barnier, durato appena 3 mesi, potrebbe puntare su un premier tecnico (primo caso nella storia della democrazia transalpina) o affidarsi a un socialista, per un esecutivo più spostato a sinistra esponendo però il fianco a Marine Le Pen, visto che il suo Rassemblement National è la prima forza nell'Assemblea nazionale. (Liberoquotidiano.it)