Daniela Zuccoli insieme al figlio Leonardo Bongiorno per Mike, il cast di Avetrana-Qui non è Hollywood e la pioggia del terzo red carpet della Festa del cinema di Roma

Daniela Zuccoli insieme al figlio Leonardo Bongiorno per Mike, il cast di Avetrana-Qui non è Hollywood e la pioggia del terzo red carpet della Festa del cinema di Roma
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Prima era stato il movimento della grande televisione italiana. Sul red carpet è risuonata l'esclamazione Allegria! portata dal figlio Leonardo Bongiorno, figlio dell'iconico e intramontabile Mike, arrivato sul tappeto rosso della Festa del Cinema di Roma, insieme alla madre Daniela Zuccoli. Quest'ultima, ventenne conobbe Mike Bongiorno sull’isola di Vulcano, nel 1971. Lui aveva 47 anni, aveva avuto due matrimoni (con Rosalia Numaresca e Annarita Torsello) ed era già famoso. (Vanity Fair Italia)

La notizia riportata su altri media

Quando Marracash inizia a cantare siamo ai titoli di coda e la sensazione che arriva è difficile da descrivere: è un misto di rabbia, drammaticità, nero. (Vanity Fair Italia)

“Non è Hollywood”. Facendone il sottotitolo della serie Avetrana, in anteprima alla XIX Festa del Cinema e da … (Il Fatto Quotidiano)

Questo vale per tutte le donne, sempre. Se si prova a digitare su Google il nome di Sabrina Misseri, condannata all'ergastolo con la madre Cosima per il delitto di Avetrana, uno dei primi suggerimenti di ricerca che compare è la parola "dimagrita". (WIRED Italia)

Avetrana – Qui non è Hollywood, la recensione della serie Disney+ sul delitto di Sarah Scazzi

La notizia della messa in onda della stessa, in quattro puntate, a partire dal 25 ottobre sulle piattaforme Disney+ e il trailer con incluso uno stralcio di La banalità del male, la canzone dei titoli di coda della serie interpretata da Marracash, hanno suscitato un seguito mediatico acceso, fino alla notizia di un eventuale opposizione legale da parte del sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi. (Corriere della Sera)

"Avetrana - Qui non è Hollywood" aveva già fatto discutere nel momento in cui era uscito il poster, definito da molti di cattivo gusto, così come l'operazione in sé. Questa serie, diretta da Pippo Mezzapesa, tratta da un libro di Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, è l'ennesimo inchino al genere true crime, che tanto sta spopolando negli ultimi due anni. (Today.it)

Il torbido zio Michele, l’implacabile zia Cosima, la diabolica cugina Sabrina e poi lei, l’innocente Sarah: eccoli i protagonisti di una delle vicende più macabre degli ultimi anni, una di quelle storie che sembrano uscite dalla penna di uno sceneggiatore e appartengono invece alla cronaca. (cinematografo.it)