Manovra: stop all'equiparazione compensi dei ministri

Manovra: stop all'equiparazione compensi dei ministri
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LAPRESSE INTERNO

Nella Manovra salta l’equiparazione dei compensi dei ministri e dei sottosegretari non parlamentari a quelli dei colleghi che invece sono stati eletti. La riformulazione dell’emendamento prevede che “i Ministri e i Sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma hanno diritto al rimborso delle spese di trasferta per l’espletamento delle proprie funzioni”. Per questo fine, è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Fondo con una dotazione di 500.000 euro annui a decorrere dall’anno 2025. (LAPRESSE)

Ne parlano anche altri giornali

MANOVRA, VIA L’AUMENTO DI STIPENDIO PER I MINISTRI E MELONI ACCUSA IL M5S: “DAVATE 300 MILA EURO DI SOLDI PUBBLICI A GRILLO”. Il ritocco all’insù … (Il Fatto Quotidiano)

"Sono d'accordo con il collega Crosetto nella sua richiesta di ritiro dell'emendamento alla manovra, perché non credo che essa debba contenere questa iniziativa. Iniziativa che comunque prevcedeva solo di equiparare gli stipendi dei ministri non parlamentari a quello dei ministri parlamentari: fanno lo stesso lavoro, dunque dovrebbero avere lo stesso trattamento. (Il Sole 24 ORE)

Si dimezza l’aumento degli stipendi dei ministri non parlamentari. Alla fine l'adeguamento spuntato nel mezzo dei lavori sulla manovra di bilancio in corso alla Camera si limiterà al rimborso delle spese di trasferta per i componenti del governo che non sono anche deputati o senatori. (L'HuffPost)

Ministri non eletti, 2.300 euro al mese per le trasferte: come funziona il nuovo emendamento (dopo il «no» all'aumento di stipendio)

Soprattutto se per “servire lo Stato” lasciano un posto di lavoro il più delle volte decisamente remunerativo. Conoscete bene la posizione di questo nostro giornale: i ministri governano il Paese e, come i grandi manager privati, se sono bravi e si ritrovano grosse responsabilità addosso, meritano di essere pagati adeguatamente. (Nicola Porro)

La novità arriva al termine di una lunga mediazione dopo che sul tentativo del Governo, attraverso i relatori alla legge di bilancio , di allineare le buste paga di tutti i componenti del Governo a quelle dei parlamentari era piombata lunedì sera la tegola lanciata dal ministro della Difesa Guido Crosetto. (Il Sole 24 ORE)

Da gennaio i ministri e sottosegretari, che non sono deputati o senatori e non sono residenti a Roma, potrebbero aver diritto a un rimborso per le trasferte "ministeriali". Oggi i ministri non eletti le pagano di tasca propria. (ilmessaggero.it)