La Fiorentina riparte in Conference: Kouame e Quarta stendono il Pafos. Ora c'è l'Inter
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La Fiorentina soffre ma vince. A regalare il successo per 3-2 contro il Pafos sono la prima rete stagionale di Kouame, un autogol di Goldar e un centro di Quarta. I ciprioti segnano con Jairo e Jajà, ma non riescono nell’impresa di strappare punti al Franchi. Dopo la sconfitta di Nicosia, i viola rialzano così la testa e si portano a 9 punti nel girone di Conference League. Raffaele Palladino conferma Kouame come centravanti di Coppa e alle sue spalle il trio Ikoné-Beltran-Sottil. (La Gazzetta dello Sport)
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Palladino, pensando all’Inter, è partito con solo tre titolari: Dodo, Comuzzo e Beltran. Martinez Quarta ha firmato la terza rete dopo che Jairo aveva rimesso in partita i ciprioti. (Corriere della Sera)
Sulla partita Su Martinez Quarta (Fantacalcio ®)
Pronta a sfidare l'Inter al Franchi per alzare l'asticella delle possibilità stagionali, la Fiorentina arriva al match contro i Campioni d'Italia consapevole di poter far male a chiunque, sicura in sè stessa e altalenante solamente in Europa. (Goal Italia)
Alle 18:45 vittoria del Chelsea a domicilio dell'Heidenheim, con i londinesi in vetta a punteggio pieno al pari del Legia Varsavia (che alle 21 ha battuto l'Apoel Nicosia 3-0). Successo anche per la Fiorentina, che ha superato 3-2 il Pafos grazie alle reti di Kouame e Martinez e all'autogol di Goldar: Viola ora sesta con 9 punti. (ForzaRoma.info)
Il bicchiere della Fiorentina è pieno per tre quarti: 3-2 al Pafos e playoff di Conference La Fiorentina porta a termine il compito richiesto e con la vittoria per 3-2 ai danni dei ciprioti del Pafos strappa il pass per almeno i playoff di Conference League, con la possibilità di saltarli se non sbaglia le ultime due partite rimanenti da qui al termine del maxi-raggruppamento. (TUTTO mercato WEB)
Una serata da massimo risultato col minimo sforzo, quella di ieri, ed era esattamente quello che serviva. Stavolta, un po' per necessità, un po' per scelta, un po' perché i precedenti evidentemente lo hanno convinto a cambiare (leggermente) strada e perché, soprattutto, non poteva permettersi altri passi falsi dopo il ko di Nicosia, Palladino ha presentato sì una Fiorentina molto diversa da quella «da campionato», ma non totalmente rivoluzionata. (Foggia)