7 ottobre, Israele. Lettera a mia madre, un anno dopo

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Sette del Corriere della Sera ESTERI

Cara mamma, sono passati già cinque anni da quando sei morta e ti scrivo solo adesso. Perdonami se ci ho messo tanto: aspettavo di poterti riferire una qualche buona notizia, ma ha tardato ad arrivare. Avrei potuto scriverti del Coronavirus o del governo messianico di destra formato da Benjamin Netanyahu, che hai sempre trovato insopportabile. Avrei anche potuto scriverti del massacro spaventoso che è avvenuto in Israele il 7 ottobre, delle centinaia di ostaggi rimasti a marcire a Gaza e di come Netanyahu sembri fare di tutto per ostacolare ogni possibile accordo e ambisca a proseguire all'infinito questa guerra maledetta. (Sette del Corriere della Sera)

Su altre testate

Si è aperta con questa amara constatazione di Stefano Parisi, il presidente dell’associazione Setteottobre, la manifestazione “7 ottobre. Attacco all’Occidente” organizzata a Roma un anno dai pogrom di Hamas. (Moked)

“Ferma condanna e forte indignazione ha suscitato, in Italia e nel mondo, il barbaro attacco condotto da Hamas contro inermi cittadini israeliani lo scorso 7 ottobre 2023”, ha dichiarato il capo dello Stato definendo “necessario giungere a un cessate il fuoco immediato per porre termine alla sequela di orrori che si sono susseguiti dal 7 ottobre dello scorso anno ad oggi e scongiurare l’allargamento del conflitto, prospettiva che gli accadimenti recentissimi rendono purtroppo vicina e concreta”. (Il Fatto Quotidiano)

Potremmo ripetere il gioco con le capitali di altri Paesi che, in un modo o nell'altro, sono stati coinvolti o hanno deciso di farsi coinvolgere, chi più chi meno, in questo ultimo anno di guerre: Tra Kiev e Gerusalemme corrono 3.370 chilometri e tra Kiev e Teheran altri 3.115. (Inside Over)

Ore 7.30: la strage di Hamas del 7 ottobre in diretta video

La guerra che domani compie un anno registra un altro giorno di pesanti bombardamenti sul Libano e sulla Striscia di Gaza con decine di vittime. Israele ora pensa a un’azione «più forte» contro la Siria. (il manifesto)

Olocausti, aggiornato o meno nei particolari non è solo la ripresa del laboratorio sul destino dell’Occidente su cui Kepel aveva scritto nel suo Il ritorno del Profeta, ma è, soprattutto, lo sforzo più radicale per proporre la riflessione sulla metamorfosi del sistema di relazioni internazionali a partire dallo scenario aperto dal 7 ottobre 2023. (GLI STATI GENERALI)

Alle 6:29, i cellulari erano intasati dagli alert incessanti che annunciavano l’attacco missilistico senza precedenti proveniente dalla Striscia di Gaza. “C’è la guerra, gita an… (la Repubblica)