Dazi europei contro auto tedesche?

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Corriere TV ECONOMIA

Potremmo chiamarlo lo strano caso dei dazi europei contro le automobili tedesche. Strano davvero che il protezionismo di Bruxelles colpisca la Germania che fa parte dell'Unione Europea. Andiamo però a guardare un po’ di che si tratta esattamente. Dunque la Commissione europea ha finalmente deciso di proteggere il proprio mercato automobilistico da una competizione sleale da parte di marche cinesi che vendono a prezzi stracciati perché godono di sussidi, aiuti di Stato e quindi possono fare una concorrenza distruttiva sul mercato europeo. (Corriere TV)

Su altri media

Una decisione che potrebbe colpire in particolare le case automobilistiche tedesche. La Cina ha ufficializzato che sta studiando misure come l'aumento dei dazi sull'import di veicoli di grossa cilindrata. (Corriere della Sera)

Nell’incontro avvenuto a Parigi t ra il neo Ministro dell’Agricoltura francese Annie Genevard ed i rappresentanti di categoria del mondo del vino , nei giorni scorsi, era emersa la richiesta, al Governo transalpino, di ritardare il voto della Commissione Europea sulla tassazione delle batterie sulle auto elettriche cinesi per negoziare ed evitare qualsiasi dazio doganale dannoso per le acquaviti da parte del Paese del Dragone. (WineNews)

Il prezzo minimo di 30 mila euro rifiutato da Bruxelles (Auto.it)

La Cina ha deciso: dazi sui distillati Ue a partire dall'11 ottobre. È guerra commerciale

La Cina impone una cauzione sulle casse di brandy europeo che arriveranno alle sue dogane da venerdì prossimo, 11 ottobre. E’ della vendetta del Dragone, ai cui occhi Bruxelles è colpevole di voler sabotato la vendite delle sue auto elettriche imponendo dazi aggiuntivi che arrivano fino al 36% e si sommano al 10% già oggi esistente, in base all’importanza degli aiuti di Stato ricevuti. (Nicola Porro)

Testo di Mattia Eccheli (l'Automobile - ACI)

Non si è fatta attendere la contromisura cinese alla decisione europea di applicare dazi compensativi (fino al 45%) sui veicoli elettrici provenienti dal Paese asiatico. Da venerdì 11 ottobre, gli importatori cinesi di acquaviti dell'Unione europea tratterranno dei depositi cauzionali basati sui dazi antidumping, annunciati a fine agosto, che si aggirano tra il 35% e il 40 per cento. (Gambero Rosso)