La svolta di Big Tech, allineata con Trump a difesa degli affari
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– La vittoria di Donald Trump, oltre che produrre riflessi geopolitici su scala planetaria, potrebbe provocare un riposizionamento degli innovatori della Silicon Valley, sempre pronti a rivedere il proprio atteggiamento nei confronti dei governanti, in ragione degli interessi economici e commerciali da perseguire. In campagna elettorale tra le Big Tech ha prevalso l’attendismo. Se si eccettua l’endorsement netto e plateale di Elon Musk, ceo di Tesla e SpaceX, che fin dall’inizio ha sostenuto, anche economicamente, il candidato repubblicano, tutti gli altri leader delle piattaforme sono rimasti alla finestra e, vista l’incertezza dei sondaggi, hanno preferito coltivare l’ideale della neutralità e dell’equidistanza tra i due sfidanti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri giornali
Abbiamo parlato con Alessandro Aresu, consulente scientifico di Limes, per capire meglio quali saranno le conseguenze dell'ascesa politica di Elon Musk dopo che Donald Trump ha vinto le elezioni diventando il 47° presidente degli Stati Uniti d'America. (Fanpage.it)
E dall’arrivo del tycoon alla Casa Bianca, eletto 47° presidente degli Stati Uniti con una vittoria inaspettata in tutti gli Stati chiave e nel voto popolare, Elon Musk ha registrato un aumento di quasi 21 miliardi di dollari del suo patrimonio netto, che è arrivato a 285,6 miliardi di dollari. (Il Fatto Quotidiano)
E adesso che farà Elon Musk? Farà quello che gli pare. (la Repubblica)
L'America ha scelto l'uomo forte Donald Trump, l'amministratore delegato, il tycoon. Intanto il presidente in pectore ha informato dal palco che «è nata una stella» ed è Elon Musk. (ilmessaggero.it)
Parte del merito del successo elettorale di Donald Trump va attribuito anche al fervente supporto fornitogli da Elon Musk nei mesi scorsi. Onere che, con Trump è presidente, ha concrete possibilità di trasformarsi in un investimento per Musk. (Open)
Gioco, partita, incontro. E’ la più grande novità di queste elezioni: se fino all’altro ieri i grandi potentati economici erano rimasti dietro le quinte di ogni presidenza, ora Musk con la sua strapotenza finanziaria e mediatica sarà una presenza costante accanto al presidente. (Il Fatto Quotidiano)