Amadeus a Che Tempo Che Fa: «L'addio alla Rai? Avevo bisogno di sperimentare cose nuove»

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«Preferisci parlare del derby o di Chissà chi è?». È iniziata così l'intervista di Amadeus a Che tempo che fa. Il conduttore, ospite del programma di Fabio Fazio sul Nove, ha parlato del suo addio alla Rai e del nuovo progetto con Discovery, partito con ascolti più bassi rispetto a quelli che l'ex dj faceva sul primo canale. I nuovi programma sul Nove «Gli ascolti bassi? La mia è una consapevolezza. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Una teoria tutto sommato ragionevole, serve materialmente del tempo per far capire al … Amadeus lo aveva dichiarato apertamente con una metafora calcistica piuttosto netta: «Adesso faccio un altro campionato. (Open)

Il tema anima i racconti mediatici che ricostruiscono vari retroscena, come quello di Libero secondo cui Nove starebbe pensando di spostare o addirittura cancellare Chissà chi è. Restano bassi gli ascolti registrati da Amadeus sul Nove. (Today.it)

Leggi tutta la notizia Ascolti al ribasso: 535.000 telespettatori, share al 2,7%. (Virgilio)

Continua la parabola discendente di Amadeus: "Chissà chi è" al 2,7% di share su Nove

Mentre Stefano Di Martino vola su Rai1 con Affari Tuoi, gli ascolti di Chissà chi è, il programma di Amadeus su Nove, continuano a essere bassi: è sceso a 535.000 telespettatori, con share al 2,7%. Discovery smentisce ipotesi drastiche: “Le riflessioni in corso però sono solo su com… (L'HuffPost)

Questi numeri sono una chiara indicazione che la transizione del conduttore dal servizio pubblico a una rete privata come Nove non ha ancora conquistato lo stesso seguito. La nuova avventura televisiva di Amadeus su Nove con il programma “Chissà chi è” sembra non riuscire a decollare in termini di ascolti, nonostante l'affetto del pubblico che lo ha seguito per anni su Rai. (ilmattino.it)

Sicuramente il gruppo Warner Bros si aspettava molto di più in termini di audience dall'ex volto di Sanremo, e le riflessioni sul da farsi sono in corso. Risultati che non sono certo colpa di Ama, che continua a fare benissimo la sua tv educata, ma probabilmente da ricercare tra le abitudini dei telespettatori Rai che sono ancorati ai proprio credo. (ilmessaggero.it)