Mattarella: "I Trattati di Roma punto di partenza e di avvio dell'Europa"
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I Trattati di Roma "furono un punto di partenza e, al contempo, di avvio". Bisogna "riflettere al contesto in cui si muoveva questo avvio dell'integrazione europea. Nel 1945 l'Europa usciva da una guerra devastante, che si inseriva nel solco di secoli di guerre sanguinose tra i paesi europei, vi erano state brutali dittature, si era vissuto l'abisso dell'olocausto. In quel clima di tragedie, di disperazioni alcuni statisti lungimiranti e coraggiosi cercarono di capolvegere un'idea, fu una rivoluzione di pensiero. (La Nuova Sardegna)
Ne parlano anche altri giornali
L'esperienza dell'Unione è stata «straordinariamente di successo», ma non mancano lacune da colmare, come quella dei processi decisionali ancora troppo macchinosi. Dal palco di “Agricoltura è”, a Roma, Sergio Mattarella risponde ad alcuni studenti e lancia l'appello a Bruxelles: «Servono risposte veloci e tempestive. (L'Unione Sarda.it)
Mattarella: "Statisti coraggiosi idearono l'Europa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«I dazi creano ostacoli ai mercati, alterano il mercato, penalizzano i prodotti di qualità e questo per noi è inaccettabile ma dovrebbe essere per tutti i Paesi del mondo inaccettabile». Queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dal Villaggio «Agricoltura è» in occasione dell’anniversario delle firma dei Trattati di Roma, in cui analizza le politiche messe in atto dal presidente americano Donald Trump. (Open)
I dazi creano ostacoli ai mercati, ostacoli alla libertà di commercio, alterano i mercati, penalizzano prodotti di qualità, questo per noi è una cosa inaccettabile ma dovrebbe esserlo per tutti i paesi del mondo. (ilmessaggero.it)
"La cooperazione di mercati aperti per noi corrisponde a due esigenze vitali: pace e concreti interessi di un Paese esportatore. I dazi creano ostacoli ai mercati, ostacoli alla libertà di commercio, alterano i mercati, penalizzano prodotti di qualità, questo per noi è una cosa inaccettabile ma dovrebbe esserlo per tutti i paesi del mondo". (Il Sole 24 ORE)
Sergio Mattarella non ha dubbi sulla linea italiana rispetto al pericolo delle barriere commerciali preannunciate dall'amministrazione Trump e neanche sulla collocazione del nostro paese nell'Unione, "di cui facciamo saldamente parte". (Tiscali Notizie)