Iran, da Fordow a Natanz: quali sono gli impianti nucleari del Paese

Iran, da Fordow a Natanz: quali sono gli impianti nucleari del Paese
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Sky Tg24 ESTERI

Introduzione Israele ha promesso una pesante rappresaglia per l’offensiva della Repubblica islamica dello scorso 1 ottobre, a sua volta nata come "risposta all'uccisione di Nasrallah" a Beirut. Tra le opzioni in campo anche l’ipotesi di colpire siti nucleari di Teheran. Dai complessi per l'arricchimento dell’uranio al reattore di ricerca ad acqua pesante, fino alla centrale nucleare di Bushehr. Ecco i possibili obiettivi. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri media

«Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e rispondere agli attacchi, ed è ciò che faremo». Parola di Benjamin Netanyahu. Parlando alla nazione sabato 5 ottobre, il premier l’ha preparata all’attacco contro l’Iran che, ha detto, «è dietro tutte le minacce. (Avvenire)

Il programma “60 Minuti” è un appuntamento settimanale dedicato ai temi di attualità. https://www.rsi.ch/play/tv/60-minuti/video/giustizia-senza-legge-i-fronti-della-guerra-requiem-per-il-diritto-internazionale?urn=urn:rsi:video:2259017 (Analisi Difesa)

Questo assalto non è stato semplicemente un attacco a Israele; rappresenta una minaccia significativa alla stabilità globale". Lo scrive in un post su X l'account ufficiale dello Stato di Israele, aggiungendo: "Il primo ottobre il regime iraniano ha lanciato circa 200 missili balistici contro Israele. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La crisi in Medioriente: pronta la rappresaglia di Israele, l'Iran ferma i voli

Lo riferisce Axios citando due alti funzionari israeliani. Il primo ministro d'Israele dovrebbe avere in giornata una telefonata con il presidente Usa Joe Biden, sempre secondo quanto riferisce Axios. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

È il motivo per cui Joe Biden ha invitato Benjamin Netanyahu a desistere dall'attaccare gli impianti petroliferi iraniani: rammentando come la sua sia l'amministrazione che più si è spesa in aiuti a Israele, il presidente americano ha invitato caldamente Tel Aviv a cercare "altre alternative" nell'individuazione dei target da colpire come risposta all… (L'HuffPost)

Il terzo fronte della crisi in Medioriente, l'Iran, si aspetta nelle prossime ore di vedere nei fatti lo spettro agitato da Yoav Gallant: «Chiunque pensi che un semplice tentativo di farci del male ci dissuada dall'agire, dovrebbe dare un'occhiata a Gaza e Beirut», ha detto il ministro della Difesa israeliano. (L'Unione Sarda.it)