Caro ministro Giuli, adesso abbia coraggio sulla Cultura

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Nicola Porro INTERNO

Un giornalista esce e un altro entra. Il cliché cambia ma non troppo. Entrambi sono comunicatori di professione, prima che intellettuali d’area. Gennaro Sangiuliano più diretto, Alessandro Giuli più diplomatico. L’uno caratterialmente più ingenuo e genuino, l’altro più scaltro, esteta ed “ecumenico”, non tanto per le sue simpatie gramsciane quanto per la solidità delle sue relazioni che da sempre mantiene con i grandi editori dell’egemonia, ai quali certamente non dispiacerà. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre testate

A livello comunicativo, non ci vuole un esperto per capire che i 17 minuti di Gennaro Sangiuliano al Tg1 siano stati una zappa sui piedi, e per diversi motivi. Anziché impostare la comunicazione su un livello di pura difesa, del tipo «sono un Ministro della Repubblica Italiana, sono qui per difendermi e non ho niente da nascondere», Sangiuliano ha deciso di giocarsi la carta della persona contrita che, forse, avrà pensato fosse più efficace anche per via del coinvolgimento della sua vita personale nella vicenda, visto che le domande sulla moglie, sulla relazione affettiva con Boccia e via dicendo si sono sprecate. (Vanity Fair Italia)

“Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l’avvocato di me stesso. Lo sa che sono laureato in giurisprudenza e ho il dottorato in diritto? So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news. (Primaonline)

«Se qualcuno pensa che situazioni come quella di Sangiuliano possano indebolire il governo si sbaglia. Morto il re, viva il re. Dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo ministro». (L'Unione Sarda.it)

Maria Rosaria Boccia: «Sono coinvolte anche altre donne. Sangiuliano si è allontanato dalla moglie da tempo»

Finisce così, in una tiepida giornata di inizio settembre, l’estate rovente del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, giunto ad un passo dal giro di boa dei due anni alla guida del ministero e con una fulgida carriera politica nel suo futuro. (Giornale di Sicilia)

(Adnkronos) – Sarà Raffaella Docimo a fare le veci di presidente della Fondazione Maxxi, ruolo rivestito finora da Alessandro Giuli nominato ministro della Cultura in sostituzione del dimissionario Gennaro Sangiuliano (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Anche nei giorni dello scandalo, i due hanno continuato a sentirsi: «L'ho sentito fino all'altro ieri sera, anche dopo l'incontro tra lui e Meloni. (Vanity Fair Italia)