I punti ancora oscuri dell'omicidio Vassallo: non si sa ancora chi sparò al sindaco. Il gip: "Clima omertoso"
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A cura di Nico Falco Angelo Vassallo Ricostruiti (anche se non completamente) gli scenari, i retroscena e il contesto, ma nelle indagini sulla morte di Angelo Vassallo, il "sindaco pescatore", resta ancora un grande interrogativo: non sono stati individuati gli autori materiali dell'omicidio, ovvero chi materialmente fece fuoco nella serata del 5 settembre 2010. È un aspetto su cui il gip che ha firmato l'ordinanza si è soffermato più volte, lasciando intendere che l'inchiesta non si chiude con l'arresto dei quattro indagati. (Fanpage.it)
Ne parlano anche altre fonti
Dalle 404 pagine dell’ordinanza non emerge l’esecutore materiale per la morte del sindaco-pescatore Angelo Vassallo. Ma il quadro è ugualmente inquietante perché si delinea il sospetto di carabinieri corrotti - in particolare il colonnello Fabio Cagnazzo, 54 anni - al punto da organizzare un delitto. (La Stampa)
POLLICA. Oltre 400 pagine di ordinanza per far luce sul più cupo mistero del Cilento, 14 anni dopo l’omicidio di Angelo Vassallo, ucciso per difendere la sua terra, il Cilento, dalla droga e dalla camorra. (StileTV)
Il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, in passato in servizio a Salerno; l'ex carabiniere Lazzaro Cioffi, condannato per traffico di droga; Romolo Ridosso, ritenuto legato a un clan omonimo che opera a Scafati; e Giuseppe Cipriano, titolare di una sala cinematografica sempre a Scafati. (Corriere della Sera)
Su richiesta della Procura di Salerno diretta da Giuseppe Borrelli è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere… Dopo più di 14 anni, si consuma la svolta clamorosa nelle indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo, il primo cittadino di Pollica Acciaroli assassinato il 5 settembre 2010 (La Repubblica)
Salerno. (Il Fatto Quotidiano)
L'inchiesta sull'uccisione, 14 anni fa, di Angelo Vassallo, il 'sindaco-pescatore' di Pollica, non si chiude con gli arresti di ieri: il gip del tribunale di Salerno, nelle 400 pagine dell'ordinanza, scrive più volte che gli esecutori materiali del delitto, avvenuto la sera del 5 settembre 2010 mentre il sindaco tornava a casa, non sono stati ancora "chiaramente individuati", anche se è stato possibile ricostruire in modo "coerente e dettagliato" movente e organizzazione del delitto, oltre ai depistaggi successivi. (Il Messaggero Veneto)