"Armi sotto il nostro controllo": la minaccia di Al Julani ai curdi
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L'influenza della Turchia sulla Siria post-Assad si fa sentire. Due settimane dopo la presa di potere a seguito di un’offensiva lampo, il leader del governo ad interim siriano, Ahmed Al-Sharaa, noto ai più come come Abu Mohammed Al Jualni, capo del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS), ex diramazione siriana di al Qaeda, ha annunciato domenica che tutte le armi (Inside Over)
Se ne è parlato anche su altri media
Dopo aver ricevuto le delegazioni delle varie confessioni locali, ultima quella drusa libanese guidata da Walid Jumblatt, affermando che il suo Paese non eserciterà più “un’influenza negativa” oltreconfine, adesso si impegna per lo smantellamento delle decine di gruppi armati che hanno preso parte al rovesciamento del regime. (Il Fatto Quotidiano)
Il leader siriano Jolani, a capo della coalizione Hts che ha rovesciato il regime di Bashar Al Assad, ha affermato di lavorare per proteggere le minoranze e ha evidenziato il valore della coesistenza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
“La Siria è equidistante e rispetterà la sovranità, la stabilità e la sicurezza del Libano – ha detto – la nostra battaglia ha salvato la regione da una grande guerra”. (Vatican News - Italiano)
L'annuncio del leader della coalizione Hts che ha rovesciato il regime di Bashar Al Assad mira a rassicurare la comunità internazionale ed è arrivato nel corso dell'incontro a Damasco con Hakan Fidan, ministro degli Esteri della Turchia, il Paese che ha sostenuto la sua avanzata sulla capitale siriana. (L'HuffPost)
Da giovane militante panislamico schierato con Al Qaeda e combattente di Isis a statista pragmatico deciso a lavorare per la costruzione di «una nuova Siria unita e inclusiva di tutte le sue componenti». (Corriere della Sera)
Dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad, si è formata una nuova amministrazione in Siria guidata da Ahmad al-Sharaa, conosciuto anche come Abu Muhammad al-Jolani. Questo governo di transizione include figure di rilievo incaricate di gestire il paese in una fase critica. (Notizie Geopolitiche)