Icn, senza Usa dimezzati i 300 miliardi di aiuti climatici
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L'uscita degli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi potrebbe più che dimezzare gli aiuti per il clima ai paesi in via di sviluppo decisi dalla Cop29 di Baku: senza gli Usa, mancherebbero 184 dei 300 miliardi di dollari all'anno dal 2035 fissati come obiettivo globale di finanza climatica. E' il calcolo che hanno fatto gli esperti del think tank Italian Climate Network (Icn), in uno studio pubblicato sul loro sito. (Tiscali Notizie)
Su altre testate
«Oltre le frange estreme del negazionismo e di parte dell’ambientalismo, abbiamo ottenuto un buon compromesso, prevedendo 300 miliardi di aiuti all’anno per le nazioni più fragili». (ilmessaggero.it)
Tre giorni fa si è chiusa la Cop 29 dopo una estenuante trattativa focalizzata principalmente su un argomento: i soldi, tanti soldi. Il compromesso è stato trovato sulla cifra di 300 miliardi di dollari che, entro il 2035, i paesi più sviluppati dovrebbero devolvere a quelli in via di sviluppo (che ne chiedevano molti, molti di più). (Italia Oggi)
Frustrazione e avvilimento. Si può riassumere così la reazione dei negoziatori africani all’accordo firmato alla Conferenza delle Nazioni Unite per il clima Cop29 la notte scorsa a Baku, in Azerbaigian. (il manifesto)
La COP rappresenta un momento cruciale per definire politiche globali, stabilire obiettivi di riduzione delle emissioni e mettere in atto strategie per la transizione energetica, la giustizia climatica e l’adattamento ai cambiamenti già in corso. (Meteo Giornale)
Nella notte tra sabato 23 e domenica 24 novembre si è conclusa la Cop29, con qualche giorno di ritardo e dopo due settimane di trattative, che sembravano sul punto di fallire. (Diocesi di MIlano)
A Baku si sono riuniti rappresentanti di oltre 190 paesi, esperti climatici, ONG e attivisti, impegnati a definire insieme soluzioni concrete per contrastare il riscaldamento globale. La Cop29 è stata caratterizzata da un duplice obiettivo: consolidare gli obiettivi internazionali per contenere l’aumento delle temperature globali entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali e definire strategie per una transizione ecologica ed energetica più inclusiva e giusta. (Secolo d'Italia)