Affitti brevi, le nuove regole: stretta su documenti via mail e key boxes, serve l'identificazione di persona e l'iscrizione su «Alloggiati web»
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D’ora in poi i titolari di strutture ricettive che offrono affitti brevi, comprese quelle «con scambio reciproco di abitazioni o appartamenti per un dato periodo di tempo» — e i «marina resort» su imbarcazioni da diporto —, saranno tenuti a identificare di persona gli ospiti, e non più solo con documenti inviati per via telematica. E comunque a comunicare sempre i loro nominativi in Questura entro 24 ore dall’arrivo (sei ore nel caso di permanenze inferiori a un giorno) nonché a inserirli sul portale «Alloggiati web». (Corriere Roma)
Su altri media
Non è più consentito il self check-in per gli affitti brevi, come spiegato da una circolare del ministero dell'Interno. (Fanpage.it)
– Affitti brevi, arriva la stretta sulle sempre più usate key box e pulsantiere, utilizzate per consentire ai turisti di procedere con il self check-in quando si arriva in un appartamento, senza la presenza del gestore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Le key-box che riempiono le facciate di ville, villette e condomini in Puglia - dal Gargano al Salento, passando per Bari - saranno presto soltanto un ricordo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ma ora è arrivata una stretta dal Viminale sulle keybox, cioè quei lucchetti lasciati sui pali della luce o sui cancelli, con i codici per recuperare le chiavi delle case vacanza. Si stavano diffondendo anche a Bergamo, di pari passo con l’aumento dei flussi turistici. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)
Il Viminale, infatti, è intervenuto sul tema con un circolare in cui precisa che la cosiddetta “identificazione da remoto” degli ospiti nelle strutture ricettive a breve termine non rispetta i requisiti di sicurezza stabiliti dalla legge. (Il Sole 24 ORE)
Nuovo giro di vite sugli affitti brevi. (il Giornale)