Via libera al von der Leyen bis. Ma l’apertura a destra non paga. Ursula ha già perso trenta voti
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Von der Leyen 2, Europa in pezzi. Dice un po’ questo il voto del Parlamento di Bruxelles alla seconda Commissione guidata dall’esponente popolare tedesca di ascendenze aristocratiche. "Today is a good day for Europe", si congratula lei dopo il risultato. Ma il secondo gabinetto di Ursula von der Leyen raccoglie solo 370 voti a favore, con 282 contrari, 36 astensioni e 32 non partecipanti. Il meno votato di sempre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La maggioranza è del 53,77% sui voti espressi, la più bassa di sempre, e appena del 51,46% se la si calcola sul numero dei componenti dell’Aula (719). Malgrado le trattative febbrili della vigilia, la Commissione von der Leyen bis non ha raggiunto la soglia dei 401 voti a favore, quelli che aveva preso la presidente poco più di tre mesi fa. (Adnkronos)
La nuova Commissione europea ha passato l’esame dell’aula di Strasburgo con 370 voti a favore, 282 contro e 36 astenuti su 688 votanti. Le maggiori defezioni sono arrivate dal campo «amico», dove istanze nazionali si sono mescolate a errori di strategia. (Corriere della Sera)
Era previsto e pure annunciato. Ma ieri è accaduto. (Corriere della Sera)
Ursula von der Leyen, presidente riconfermata della Commissione Ue, condurrà “personalmente” la trattative con il settore auto per “trovare soluzioni comuni e attuarle”. L’esponente della Cdu ha annunciato il suo ruolo di “regista” nel discorso con cui ha ottenuto la “fiducia” dal Parlamento (Vaielettrico.it)
Il primo, la matematica è implacabile, dice che il Parlamento europeo non era mai stato così avaro nel voto di investitura di una nuova Commissione. Solo 370 sì, peraltro con il contributo di Ecr (24 voti a favore di Fdi che ha fatto quadrato a sostegno della vicepresidenza esecutiva di Raffaele Fitto, più altri 9 «sì» in ordine sparso dal gruppo dei conservatori) determinante a superare la soglia psicologica della maggioranza assoluta (361). (il Giornale)
In questa intervista, Fidanza fa il punto su un equilibrio europeo ormai profondamente (Secolo d'Italia)