Pensioni: dal 1° gennaio 2025 nuovi coefficienti di trasformazione per il calcolo dell’assegno
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Come stabilito dal decreto direttoriale del 20 novembre 2024, i nuovi coefficienti trasformazione entrano in vigore il 1° gennaio 2025 e si applicano alla quota contributiva della pensione. La revisione riguarda, quindi, coloro ai quali si applica interamente il metodo di calcolo contributivo, dunque sprovvisti di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, coloro che attivano l'opzione di calcolo dell’assegno pensionistico tramite il sistema contributivo, coloro che rientrano nel perimetro di applicazione del metodo di calcolo misto, i soggetti contributivi “pro-rata”, vale a dire coloro che hanno almeno 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995, per la quota di anzianità accreditata dopo il 31 dicembre 2011 (Ipsoa)
La notizia riportata su altri giornali
La ex pensione sociale, infatti, era e resta la misura destinata a chi, arrivato all’età pensionabile, si trova privo del diritto ad andare in pensione di vecchiaia. (InvestireOggi.it)
La ragione dietro a questo aumento così basso è la riduzione drastica dell'inflazione. Duro colpo per le pensioni minime, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei numeri sull'inflazione e quindi dei ricalcoli per il 2025 degli assegni pensionistici. (QuiFinanza)
Parliamo del decreto che fissa il valore della percentuale previsionale di variazione del costo della vita del 2024, ma anche quello che stabilisce il valore definitivo della percentuale di variazione dell’anno 2023. (InvestireOggi.it)
A questo giro si fermerà a 616,57 euro dai 614,77 euro attuali. ROMA — Altro che tre euro in più. (la Repubblica)
Si tratta di un +0,8% (salvo un futuro conguaglio, ufficializzato dal decreto del 15 novembre 2024 del ministro dell'Economia di concerto con quello del Lavoro e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 novembre. (Today.it)
L’aumento delle pensioni minime sarà di 1,8 euro al mese a gennaio. L’incremento dell’emolumento per chi si è ritirato dal lavoro arriverà a 616,57 euro dai 614,77 euro attuali. A certificarlo, fa sapere oggi Repubblica, è la Gazzetta Ufficiale numero 278. (Open)