Debito, il terzo tavolo della geopolitica

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il manifesto ECONOMIA

L’economia occidentale cresce poco per ragioni strutturali e l’ondata sovranista sembra sempre più una risposta di ripiego che ambisce a scaricare le difficoltà verso altri, piuttosto che risolverle. La crescita dei debiti pubblici è stata in questi anni una rappresentazione plastica di questa difficoltà, in larga parte spiegabile come espressione di un supporto diretto o indiretto alla sfera finanziaria e produttiva. (il manifesto)

Su altri media

Salgono i costi di finanziamento che influenzano negativamente i bilanci statali, in un contesto di riduzione delle partecipazioni delle banche centrali che spingono ad un cambiamento nella composizione del debito e nella base degli investitori, con il rischio di scatenare la volatilità di mercato. (business24tv.it)

Secondo il Global Debt Monitor pubblicato dall’Institute of International Finance (IIF), l’associazione delle grandi istituzioni finanziarie con sede a Washington, alla fine del 2024 l’ammontare del debito globale è salito alla cifra record di 318.000 miliardi di dollari. (Stampa Parlamento)

Aumentano le emissioni dei titoli di debito pubblico all’interno dei 38 paesi dell’area OCSE, salgono i costi di finanziamento che influenzano negativamente i bilanci statali, in un contesto di riduzione delle partecipazioni delle banche centrali che spingono ad un cambiamento nella composizione del debito e nella base degli investitori, con il rischio di scatenare la volatilità di mercato. (Il Sole 24 ORE)

L’85 per cento del Prodotto globale. Il rapporto dell’Ocse, pubblicato ieri, riguarda 35 Paesi e si deve, in particolare, all’impegno del rappresentante italiano, Carmine Di Noia. (Corriere della Sera)

L’Ocse ha sollevato preoccupazioni significative riguardo all’incremento dei costi legati al debito, un fenomeno che potrebbe ostacolare in modo consistente la capacità di nuovi prestiti, sia per le aziende che per gli Stati. (Economy Magazine)

E con una grande incognita sui rifinanziamenti, perché quando andranno a chiedere sul mercato nuovi capitali, dovranno quasi certamente impegnarsi con rendimenti più elevati. Dallo studio emerge che nel 2024 il debito obbligazionario sovrano e societario “ha superato complessivamente i 100 mila miliardi di dollari a livello globale”. (la Repubblica)