Milano e il paradosso dell'integrazione
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La morte di un 19enne, avvenuta durante un inseguimento dei Carabinieri nel quartiere milanese Corvetto, ha spinto decine di giovani di origine straniera a protestare con atti di vandalismo, roghi e perfino assalti alle forze dell’ordine. Un film già visto, troppe volte, in altre città europee e che ci pone di fronte al carattere sfidante di quella che le scienze sociali hanno definito la seconda generazione proprio per indicare come le biografie di questi giovani siano inevitabilmente inscritte nella storia migratoria familiare. (Avvenire)
Se ne è parlato anche su altri giornali
C'è chi la definisce «escalation di violenza» (Stefano Maullu, deputato di Fratelli d'Italia), chi si spinge ad accomunare il Corvetto alle «banlieue europee» (Romano La Russa, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia), chi esorta il sindaco Sala, di fronte a questa «guerriglia urbana» a presentarsi nel quartiere non solo con «i suoi video social e in campagna elettorale» (Alessandro Verri, capogruppo della Lega a Palazzo Marino) e ad accendere «un faro su quartieri difficili alle prese con degrado, abbandono e microcriminalità» (Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati - Centro Popolare). (il Giornale)
Il quartiere di Milano, teatro della rivolta causata dalla morte del 19enne egiziano Ramy Elgaml, questa notte è tranquillo. (il Giornale)
«Justice pour Ramy». Per capire cos’è oggi il Corvetto bisogna «scrollare» centinaia di video su TikTok dove gli hashtag per il 19enne morto domenica notte, rimbalzano tra le periferie d’Italia e l’Egitto. (Corriere Milano)
Due rapinatori nordafricani attivi nella corso Como modaiola fuggono dai “caramba”, l'inseguimento parte da via Farini, si snoda per 9 chilometri, scooter impazzito e sirene blu che urlano, si conclude in via Ripamonti dove la moto si impasta, uno non si fa niente, l'altro, Ramy l'egiziano, 19 anni, ci lascia la pelle: addosso hanno l'armamentario dei ladri, dei rapinatori: soldi, coltelli, spray urticante, la gente dice uno di meno, due di meno, ma subito parte il coro progressista dei giornali, dei politici che latrano al razzismo, alla repressione. (Il Giornale d'Italia)
Morte a cui sono seguite due notti di disordini nel quartiere dove abitava. "Siamo lontani da quanto accaduto l'altroieri sera e ci impegniamo a rispettare la legge nel nostro secondo Paese, l'Italia". (Il Messaggero Veneto)
Dopo tre notti di tensioni e vandalismi le ultime 12 ore sono trascorse tranquillamente, nel quartiere Corvetto di Milano, in subbuglio dopo la morte di Ramy Elgaml, il 19enne deceduto in un incidente stradale in scooter - era il passeggero - nella notte fra sabato e domenica, durante un inseguimento con i carabinieri (Tiscali Notizie)