Il summit a casa di Patrizio Bosti nei 5 giorni di libertà e la decisione di uccidere Salvatore Barile

Il summit a casa di Patrizio Bosti nei 5 giorni di libertà e la decisione di uccidere Salvatore Barile
Cronache della Campania INTERNO

Patrizio Bosti, per un errore di calcolo nella determinazione del cumulo di pene, fu scarcerato in data 11 maggio 2020. PUBBLICITA Trascorre 5 giorni in libertà, per poi essere nuovamente arrestato il 16 maggio Punti Chiave Articolo 1 L’investitura a boss di Antonio Migliaccio 2020. In questo frangente, rientrato a Napoli, riprendeva immediatamente le redini del clan, come attestato dalla intercettazioni, e convocava immediatamente i suoi più fidati accoliti. (Cronache della Campania)

La notizia riportata su altri media

Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Napoli, dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli, dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e dallo Scico della Guardia di Finanza sulla scorta delle indagini condotte dai pubblici ministero Converso e Varone, coordinati dal procuratore Nicola Gratteri e dal procuratore aggiunto Rosa Volpe. (Internapoli)

Fine della pax mafiosa con il contrapposto cartello dei Mazzarella, Carabinieri e Guardia di Finanza effettuano sequestri ed arresti (Positanonews)

Denaro contante per oltre 4 milioni di euro. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Soldi e pentiti: così Patrizio ed Ettore Bosti davano ordini dal 41 bis

Eccolo uno dei retroscena dell'inchiesta culminata negli arresti di Patrizio Bosti, il boss della Alleanza di Secondigliano, ritenuto ai vertici della camorra napoletana. Ma in quelle lettere – secondo la Procura – c'è la prova evidente del condizionamento del boss nei confronti del genero che aveva deciso di collaborare con la giustizia. (ilmattino.it)

Sono state notificate a Patrizio Bosti (ritenuto capo del clan Contini, famiglia malavitosa componente di rango della federazione mafiosa chiamata «Alleanza di Secondigliano"), ai suoi figli Ettore e Flora Bosti, e al genero Luca Esposito (marito dell’altra figlia Maria) le nuove accuse formulate oggi dall’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nicola Gratteri e notificate da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. (Gazzetta di Parma)

Non hanno mai smesso di comandare, neanche dal cercere e nonostante fossero detenuti al 41 bis, la procura non ha dubbi su Patrizio ed Ettore Bosti, padre e figlio ma soprattutto elementi apicali dei Contini, accusati di tenere ancora le redini della cosca egomone nel cuore di Napoli (Internapoli)