Natale di Speranza per tutti con la Comunità di Sant’Egidio di Rovigo
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ROVIGO – La Comunità di Sant’Egidio di Rovigo ringrazia il Seminario Vescovile della diocesi di Adria e Rovigo e la Locanda della Casa delle Caritas Diocesana per l’ospitalità e quanti con la loro generosità hanno contribuito alla realizzazione del pranzo di Natale 2024. E’ stato un “Natale di Speranza per tutti” gioioso e significativo. La tavola è stata imbandita per 162 persone provenienti da tutta la città di Rovigo e da alcune zone limitrofe. (Rovigo.News)
La notizia riportata su altre testate
MESSINA – La Comunità di Sant’Egidio si prepara al tradizionale pranzo di Natale. In Sicilia saranno 24 gli eventi organizzati tra pranzi, feste in istituto per gli anziani e con i bambini. I pranzi di Sant’Egidio, spiega Andrea Nucita, responsabile a Messina, sono “un’occasione di festa, familiare e larga, per vivere insieme la gioia del Natale. (Tempo Stretto)
Marco Impagliazzo e Roberto Gualtieri al pranzo di Natale di Santa Maria in Trastevere - Ansa (Avvenire)
Iniziative in tutta Italia con attenzione a senza fissa dimora e famiglie in difficoltà. In Sicilia per 4mila persone in povertà (Tempo Stretto)
Una grande festa, quella promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, che, a partire da Santa Maria in Trastevere - dove nel 1982 si tenne il primo pranzo di Natale con i poveri - si è allargata a tanti altri quartieri di Roma e in un centinaio di città italiane, con 80mila persone sedute a tavola. (Vatican News - Italiano)
Presente anche l’arcivescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe Baturi. Anziani soli, persone in sofferenza economica, senzatetto e volontari, tutti insieme: la Comunità di Sant'Egidio, a Cagliari da tre anni, ha dato vita a un momento di condivisione negli spazi dei padri mercedari del Santuario di Bonaria. (L'Unione Sarda.it)
A preparare i piatti e servirli sono state 150 persone arrivate un po’ da tutta la Lombardia con l’intenzione di vivere un’esperienza diversa, magari in famiglia oppure di tornare a sentire lo spirito natalizio come avevano fatto fino a prima della pandemia. (IL GIORNO)