Meloni, "se abbiamo trovato l’accordo in Libano": la battuta con cui zittisce la sinistra
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"Se abbiamo trovato l’accordo per un cessate il fuoco in Libano possiamo farlo pure sul canone Rai…": con questa battuta la premier Giorgia Meloni ha liquidato le discussioni all'interno dell'esecutivo dopo il no di Forza Italia all’emendamento della Lega sul taglio del canone Rai, e al tempo stesso ha dimostrato alla sinistra che non c'è nessun dramma in corso e che dunque il governo è saldo. La presidente del Consiglio, in particolare, lo ha detto ai cronisti prima di intervenire ai "Rome Med Dialogues". (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri media
E così, pochi minuti dopo la bocciatura della riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro - con Forza Italia che ha votato, con l’opposizione, contro l’emendamento leghista e ma… È furiosa Giorgia Meloni, quando si rende conto che quello che Palazzo Chigi ha provato a evitare fino all’ultimo momento utile, alla fine è successo. (L'HuffPost)
Dopo il no di Forza Italia al taglio del canone Rai, in netto contrasto con la Lega, "con Tajani non ci siamo sentiti, avrà da fare, anche io ho da fare" ma "ci messaggiamo". Così il vicepremier Matteo Salvini a proposito della questione sul voto azzurro contrario all’emendamento del dl fiscale, intervenendo a un convegno su energia ed Europa organizzato da Libero. (Adnkronos)
Lo ha detto Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, respingendo la ricostruzione di M5s, Avs e Pd sulla spaccatura del centrodestra sul canone Rai. L’intervento di Gasparri è durato cinque minuti e ha spaziato dalla politica interna a quella europea, ha tirato in ballo Cafiero de Raho, e finalmente ha parlato della Rai: “Non è su questo che si fonda il patto di governo, ma sul taglio delle tasse, che noi faremo. (Il Fatto Quotidiano)
Roma, 27 nov. Il pasticcio sul canone Rai proprio è una cosa che non tollera perchè – spiega chi ci ha parlato – dà un messaggio di litigiosità nella maggioranza che il governo non può permettersi.Per questo stamane, dopo la bocciatura in commissione dell’emendamento della Lega per il taglio del canone (con il parere favorevole del governo) a causa del voto contrario di Forza Italia, decide di intervenire subito, facendo trapelare alle agenzie che “l’inciampo” della maggioranza “non giova a nessuno”, in un momento in cui “il Governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà”. (Agenzia askanews)
La guerra fredda tra Lega e Forza Italia, sottoprodotto del centrodestra “unito” da Giorgia Meloni, arriva al capitolo Rai e prende le sembianze di un regolamento di conti. Le crepe si allargano, e stavolta i rattoppi sembrano finiti. (LA NOTIZIA)
E non si placano le polemiche nella maggioranza, con protagonisti il segretario della Lega, Matteo Salvini, e il leader di Forza Italia, Antonio Tajani. Gli azzurri in commissione Bilancio al Senato hanno votato con l'opposizione contro la riduzione del contributo per la tv pubblica da 90 a 70 euro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)