Olimpiadi, scandalo in Argentina-Marocco. Da Messi a Mascherano, quanta rabbia: "Un circo!"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Olimpiadi, scandalo in Argentina-Marocco. Da Messi a Mascherano, quanta rabbia: "Un circo!" Quanto accaduto oggi alle Olimpiadi non s'era mai visto prima. Argentina-Marocco passerà alla storia come la partita dal finale più imbarazzante di sempre nella kermesse iridata. L'Argentina segna il 2-2, i tifosi del Marocco invadono il campo, lanciano oggetti e petardi, l'arbitro allora sospende il match ma con una rete ancora da revisionare al VAR (TUTTO mercato WEB)
La notizia riportata su altri giornali
L’Argentina alla fine perde la prima partita del torneo olimpico contro il Marocco. Dopo quasi due ore l’arbitro ha annullato il pareggio argentino firmato da Medina e ordine di giocare per altri tre minuti. (IlNapolista)
Avanti 2-1 con la doppietta di Rahimi (e il gol di Giuliano Simeone), il Marocco incassa il 2-2 di Medina al 106' che scatena l'ira dei propri tifosi con lancio di oggetti e invasione di campo. Partita sospesa e Var al lavoro per analizzare il pareggio, annullato dopo due ore dall'arbitro nel finale di gara a porte chiuse. (Sky Sport)
Parigi – Un vero disastro il primo atto ufficiale dei Giochi olimpici di Parigi. A due giorni dalla cerimonia di apertura si sono già giocate alcune partite del torneo di calcio maschile. (la Repubblica)
Pronti, via e le Olimpiadi di Parigi 2024 iniziano con il caos nel calcio. La partita dell'Argentina contro il Marocco allo Stade Geoffroy-Guichard di Saint-Etienne è stata sospesa per oltre un'ora a seguito della reazione del pubblico quando Cristian Medina ha segnato il gol del 2-2 per i sudamericani in pieno recupero. (Adnkronos)
23 minuti fa Olimpiadi, l'Argentina pareggia al 106°: invasione di campo dei tifosi del Marocco, il Var controlla un fuorigioco sul 2-2 (Calciomercato.com)
Argentina e Marocco hanno inaugurato il torneo di calcio maschile ai Giochi Olimpici di Parigi, ma l’esordio è stato tutt’altro che da sogno. Caos totale, fin dal momento degli inni. Forse un segno che qualcosa sarebbe andato storto. (La Lazio Siamo Noi)
