Per Imane Khelif inizia una nuova battaglia: ha sporto denuncia per cyberbullismo

Per Imane Khelif inizia una nuova battaglia: ha sporto denuncia per cyberbullismo
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Luce SPORT

Dopo aver conquistato l’oro olimpico nella categoria -66 kg, la pugile algerina Imane Khelif ha deciso di rispondere per vie legali alle tantissime accuse che l’hanno travolta dopo l’incontro con l’atleta italiana Angela Carini. Khelif ha infatti sporto denuncia alla polizia di Parigi per cyberbullismo. Ad annunciarlo è stato il legale della neocampionessa olimpica: “Dopo aver vinto una medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, la pugile Imane Khelif ha deciso di condurre una nuova battaglia: quella della giustizia, della dignità e dell'onore. (Luce)

Su altri media

Ad annunciare l’esposto l’avvocato della campionessa, Nabil Boudi. Imane Khelif, pugile algerina, medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Parigi 2024, ha presentato una denuncia a Parigi per cyberbullismo aggravato, in seguito alle polemiche, amplificate on line, su questioni riguardanti il suo genere. (Open)

Intanto pure Lin Yu-ting (Taiwan) stravince nella sua categoria.«È una questione di giustizia: le donne devono poter prendere parte alle gare femm... (La Verità)

Gli episodi di antisemitismo mascherati da antisionismo continuano a manifestarsi nel mondo dello sport. La controversia sull’identità di genere di Imane Khelif ha dominato le discussioni olimpiche, ma pochi si aspettavano che Israele fosse coinvolto nella questione. (Nicola Porro)

Imane Khelif va in tribunale e denuncia le "molestie morali" subite: l'oro alle Olimpiadi e le polemiche

Imane Khelif, l’atleta intersex che ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 nel pugilato femminile tra le polemiche, si è recata al Polo del Tribunale di Parigi per presentare una denuncia per “molestie morali“. (Virgilio Notizie)

PARIGI 2024 Lo ha annunciato il legale della pugile algerina, oro nei 66 kg (Sport Mediaset)

Imane Khelif denuncia i “cyberbulli”. La scelta di aprire un fronte giudiziario su chi ha scatenato una campagna di odio contro la pugile algerina era presa già da giorni nel suo staff ma è stata annunciata una volta superata la finale di venerdì. (la Repubblica)