Myanmar, chiesto mandato d’arresto per il capo della giunta militare
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La procura della Corte penale internazionale (Icc) dell’Aja ieri ha chiesto che venga emesso un mandato d’arresto per crimini contro l’umanità a carico di Min Aung Hlaing, il generale a capo della giunta militare che dal 2021 governa il Myanmar. La richiesta è stata formalizzata dopo un’indagine durata cinque anni sulle uccisioni, gli stupri e le deportazioni di quasi un milione di rohingya, una minoranza di fede musulmana che prima di essere costretta a fuggire nel confinante Bangladesh viveva nel Rakhine, uno Stato nell’ovest dell’ex Birmania (Il Sole 24 ORE)
Su altri giornali
Le segnalazioni di ripetuti e diffusi stupri anche di gruppo, anche di donne incinte e ragazze adolescenti, sono moltissime. Soldati agli ordini dei golpisti catturati dalle forze della resistenza hanno candidamente confessato di aver violentato donne di fronte ai loro padri, mariti e altri familiari, con l’obiettivo di soggiogare la popolazione civile col terrore. (il manifesto)
Il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, ha chiesto ai giudici un mandato di arresto per il capo della giunta militare al potere in Myanmar, Min Aung Hlaing, per presunti crimini contro l'umanità commessi contro la minoranza musulmana dei Rohingya (Avvenire)
ROMA – Un mandato di cattura per crimini contro l’umanità a carico di Min Aung Hlaing, il generale alla guida dell’attuale giunta militare del Myanmar: la richiesta ufficiale arriva dal procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Kahn, ai giudici del tribunale con sede all’Aia. (Dire)
Per la giunta militare che governa il Myanmar i rohingya sono intrusi stranieri provenienti dall’Asia meridionale. E vengono trattati come reietti. Torture, percosse, abusi, minacce: una vera e propria persecuzione nei confronti dei discendenti dell’etnia islamica dello Stato di Rakhine, che non trovano la pace neppure se provano a fuggire. (Italia Oggi)
Il procuratore della Cpi, Karim Khan, ha richiesto un mandato d’arresto contro Min Aung Hlaing, primo ministro e capo delle forze armate per la situazione dei rohingya in Myanmar. La richiesta arriva dopo quattro anni di indagini. (LifeGate)