Birmania, la violenza sulle donne come arma di guerra

Birmania, la violenza sulle donne come arma di guerra
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il manifesto ESTERI

Forme di violenza sessuale, caratterizzate dalla massima crudeltà e disumanizzazione, vengono riportati continuamente nell’ex Birmania, da quando il 1° febbraio del 2021 i militari hanno preso il potere con un colpo di Stato. Le segnalazioni di ripetuti e diffusi stupri anche di gruppo, anche di donne incinte e ragazze adolescenti, sono moltissime. Soldati agli ordini dei golpisti catturati dalle forze della resistenza hanno candidamente confessato di aver violentato donne di fronte ai loro padri, mariti e altri familiari, con l’obiettivo di soggiogare la popolazione civile col terrore. (il manifesto)

Su altri giornali

Il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, ha chiesto ai giudici un mandato di arresto per il capo della giunta militare al potere in Myanmar, Min Aung Hlaing, per presunti crimini contro l'umanità commessi contro la minoranza musulmana dei Rohingya. (Avvenire)

La richiesta è stata formalizzata dopo un’indagine durata cinque anni sulle uccisioni, gli stupri e le deportazioni di quasi un milione di rohingya, una minoranza di fede musulmana che prima di essere costretta a fuggire nel confinante Bangladesh viveva nel Rakhine, uno Stato nell’ovest dell’ex Birmania (Il Sole 24 ORE)

VIDEO | Crimini contro i Rohingya, l’Aia pronta al mandato d’arresto per il generale Hlaing L'accusa è di aver commesso crimini contro l'umanità a danno della comunità dei Rohingya tra il 2016 e il 2017 (Dire)

Myanmar: la Corte penale internazionale chiede l'arresto del capo dell'esercito per crimini contro l'umanità

Dopo essere stati sottoposti a una campagna brutale e sistematica di violenza nell’agosto del 2017 a seguito di decenni di persecuzione sostenuta dall’ex Birmania, ora i civili rohingya sono intrappolati nel conflitto in via d’intensificazione nello Stato di Rakhine tra l’esercito dell’Arakan e le forze armate del Myanmar, che costringe con la forza i rohingya a combattere dalla loro parte. (Italia Oggi)

La richiesta arriva dopo quattro anni di indagini. Ora i giudici dovranno esaminare la richiesta del procuratore. Il procuratore Khan chiede di arrestare il comandante delle forze armate del Myanmar, Min Aung Hlaing, per crimini contro la minoranza rohingya. (LifeGate)