Nomine Ue, tutti i riflettori puntati su Meloni: pressing dei leader per un accordo con la premier

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Secolo d'Italia INTERNO

Subito prima del via ai lavori del Consiglio europeo, chiamato a decidere le nomine apicali dell'Unione, c'è una squadra determinata che si posiziona e fa quadrato intorno all'Italia e a Giorgia Meloni su cui si concentrano in queste ore i riflettori. C'è grande attesa sulle decisioni della premier, che (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Non mi pare sia emersa finora la volontà di tenere conto di ciò che i cittadini hanno detto nelle urne. Nel metodo e nel merito. Relativamente al merito, mi sono permessa di far notare che consideravo surreale che nella prima riunione, seppure informale, del Consiglio Europeo successiva alle elezioni, alcuni si presentassero direttamente con le proposte di nomi per gli incarichi apicali, frutto delle interlocuzioni tra alcuni partiti, senza neanche fingere di voler aprire una discussione su quali fossero le indicazioni arrivate dai cittadini con il voto. (il Giornale)

Per capire cosa fare oggi a Bruxelles, per condividere una mossa che può risultare decisiva o fatale, per trovare una via d’uscita a un senso di isolamento crescente. ROMA. (La Stampa)

Concluso il voto nei 27 stati membri è giunta l’ora del “risiko” per le nuove cariche europee: dopo due settimane di trattative serrate, il Consiglio europeo in corso oggi e domani sarà perciò un momento clou. (ISPI)

Meloni furiosa verso l’astensione nel Consiglio Ue

Infine, ed è il momento più atteso, dovrebbe arrivare la decisione finale sui top jobs, ovvero gli incarichi ai vertici delle istituzioni europee da assegnare per la prossima legislatura. Nella capitale belga è arrivato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: nell’agenda di oggi – 27 giugno -, è previsto un punto su Kiev, uno sul Medio Oriente, poi si parlerà di sicurezza e difesa. (Open)

Il primo passaggio previsto dai Trattati sul nome del nuovo presidente della Commissione e sulle altre nomine apicali, i cosiddetti “top jobs”, è quello del consenso dei capi di Stato e di governo dei Paesi membri in una sede ben precisa: il Consiglio europeo (Nicola Porro)

Furiosa come non la si era mai vista e non solo per l’influenza che la rende febbricitante. Nelle aule di camera e senato per la tradizionale relazione alla vigilia delle riunioni del Consiglio europeo Giorgia Meloni non nasconde massima irritazione e del resto se anche ci provasse non ce la farebbe. (il manifesto)