Meloni prepara la successione a Fitto e (forse) a Santanchè. Ma non chiamatelo “rimpastino”

Meloni prepara la successione a Fitto e (forse) a Santanchè. Ma non chiamatelo “rimpastino”
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Il Dubbio INTERNO

La parola “rimpastino” è, notoriamente, tra le più invise alla nostra presidente del Consiglio. Nel caso dell'approdo di Raffaele Fitto a Bruxelles, Meloni non dovrebbe avere dunque particolari patemi, visto che in teoria si tratterebbe di una semplice sostituzione, dopo un'operazione ben condotta dalla premier, che ha portato un esponente italiano alla vicepresidenza esecutiva della Commissione europea (Il Dubbio)

La notizia riportata su altre testate

Raffaele Fitto è vice presidente esecutivo della Commissione europea: primo dato acquisito. Raffaele Fitto, accanto alla nomina, incassa anche deleghe importanti per un portafoglio complessivo di circa mille miliardi di euro: secondo dato acquisito. (Tempi.it)

Ue, Palmisano "L'accordo sulla nuova Commissione è una farsa" 22 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Ora sembra che serva un ulteriore passaggio. I sì per la socialista spagnola Teresa Ribera e per il conservatore italiano Raffaele Fitto sono stati particolarmente sofferti. (Sky Tg24 )

Pnrr, si riapre il totonomi: tra i papabili i meloniani Leo e Lucaselli. Il risiko delle deleghe

Alla fine, i Socialisti e i Liberali europei hanno dovuto ingoiare l'amara pillola e dare il via libera alla nomina di Raffaele Fitto, del gruppo dei Conservatori, a commissario Ue con l'incarico di vicepresidente esecutivo. (Italia Oggi)

Da cui escono rilanciato il ruolo della premier conservatrice Giorgia Meloni e consolidata l’egemonia politica del Ppe di Manfred Weber. L’Europa s’è destra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La carne sul fuoco tra alleati è tanta, tantissima. Dopo Raffaele, chi? Chi affronterà il lavoro difficile, sempre sotto scrutinio anche internazionale, una volta acquisita la vicepresidenza della Commissione Ue da Raffaele Fitto? Un ministro titolare a tutto tondo? Oppure ha ragione chi dice che «da Bruxelles, il vero ministro sarà comunque sempre lui?». (Corriere Roma)