Colloquio con il magistrato Carlo Renoldi, ex direttore Dap: “I suicidi in carcere? Quando si diventa invisibili”

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La Stampa INTERNO

ROMA. Si muore, dietro le sbarre. Si contano almeno 56 suicidi nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno, a cui andrebbero sommati i due suicidi avvenuti nei Cpr, i centri per il rimpatrio. Ma tantissimi sono i tentati suicidi, sventati solo all’ultimo istante. E poi i casi di autolesionismo. E le liti, le risse, le aggressioni. Un clima umano invivibile, dove il caldo e il sovraffollamento di… (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Nel carcere di Verona la capienza regolamentare è di 335 detenuti: i presenti sono 578. Non sono numeri, ma persone. (Corriere della Sera)

«Le condizioni delle carceri sono drammatiche. Dodici mesi dopo le condizioni dei penitenz… (La Repubblica)

E se fosse la mafia a soffiare sul fuoco delle carceri? Se è vero, come dicono i sindacati della polizia penitenziaria, che le prigioni italiane sono una «polveriera pronta ad esplodere» è senza dubbio colpa delle condizioni disastrose in cui si vive al loro interno. (il Giornale)

I numeri della vergogna sulle carceri

“Vi è un tema che sempre più richiede vera attenzione: quello della situazione nelle carceri. Non ho bisogno di spendere grandi parole di principio: basta ricordare le decine di suicidi – decine di suicidi – in poco più dei sei mesi, in quest’anno. (Avanti Online)

Entrato nell’amministrazione penitenziaria nel 1979, ha diretto diversi istituti fra cui, per 15 anni, San Vittore, uno dei penitenziari italiani con il peggior tasso di sovraffollamento. Luigi Pagano ha trascorso la sua vita professionale nel sistema carcerario. (IL GIORNO)

La politica tipicamente non si occupa di carcere, perché non porta voti e semmai li fa perdere. Eppure le condizioni dei nostri istituti di pena meriterebbero la massima attenzione della pubblica opinione e delle istituzioni. (Il Piccolo)