Cura dei dettagli e lavoro di squadra: il backstage del messaggio di Natale di re Carlo
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Cura dei dettagli e lavoro di squadra: il backstage del messaggio di Natale di re Carlo La Royal Family ha condiviso il backstage del messaggio di Natale di re Carlo, evidenziando l'impegno del team e la gratitudine del sovrano. Carlo ha ringraziato medici, volontari e il pubblico per il supporto dopo l'annuncio della sua diagnosi di cancro. Nonostante le cure previste per il 2025, ha espresso ottimismo, pianificando un fitto calendario di visite e viaggi internazionali per l'anno prossimo. (La Stampa)
Su altri giornali
Re Carlo III nel suo tradizionale discorso alla nazione non ha nominato né il principe Harry né Meghan Markle e tantomeno suo fratello, il principe Andrea. Il Natale appena trascorso ha messo i puntini sulle i per la famiglia Windsor. (ilmessaggero.it)
E non ci pensa nemmeno a modificarla, almeno per quest'anno. Ma almeno una regola si salva. (DiLei)
Uno strappo, appunto. E anche durante questo Natale, Carlo ha deciso di imprimere un’impronta personale al suo ruolo, distinguendosi dai predecessori. (Liberoquotidiano.it)
Re Carlo l'aveva preannunciato: al momento della successione al trono aveva fatto intendere di non voler lasciare la monarchia ereditata da sua madre immutata come un monolite, ma di voler traghettare la Corona verso un mondo più moderno snellendola e avvicinandola alle persone. (Elle)
“Un grazie sincero” Il discorso natalizio che Carlo III ha pronunciato dalla Fitzrovia Chapel è molto personale. In diversi passaggi dell’intervento, infatti, Sua Maestà ha rievocato i momenti relativi alla diagnosi di cancro e all’inizio delle cure, ringraziando i dottori e i familiari che lo hanno supportato nel lungo, difficile percorso, non ancora concluso, verso la guarigione. (il Giornale)
Eppure, anche nel 2024, il sovrano inglese resta uno dei royal workers più attivi in casa Windsor: secondo i dati che arrivano dal Regno Unito, infatti, soltanto la principessa Anna ha lavorato più di lui (217 impegni ufficiali contro 186). (Vanity Fair Italia)