L'Europa si divide sui 40 miliardi a Kiev. No di Fico e Orbán, dubbi Italia e Francia

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il Giornale INTERNO

L'Ue non lascia sola Kiev; ma non raddoppia gli aiuti militari ai gialloblù come chiesto agli Stati dall'Alto rappresentante per la Politica estera, Kallas. Se il piano ReArm Europe ha avuto via libera dai 27 leader e pure dall'Eurocamera, l'idea di mobilitare fino a 40 miliardi di euro in armamenti in una fase negoziale ieri si è ingolfata al Consiglio Esteri di Bruxelles: molti capidiplomazia hanno invocato cautela, visti i passi fatti dall'Amministrazione Usa per giungere a un piano di pace. (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

(Keystone-ATS) “Abbiamo visto quel che è successo con Minsk 1 e 2: se Mosca ottiene il divieto di fornire aiuti militari all’Ucraina sarà libera di continuare perché gli ucraini non potranno difendersi da soli, quindi è chiaro che non può funzionare, non può essere l’accordo”, spiega. (tvsvizzera.it )

Il testo domani 19 marzo sarà sottoposto a un'ultima verifica dei Rappresentanti del Consiglio europeo (Open)

Niente accordo Ue sui fondi aggiuntivi per armare Kiev, uno stanziamento del valore massimo di 40 miliardi di euro che trova freddi i governi mediterranei. (il manifesto)

«Ora la palla è nel campo della Russia, ma quel che vediamo è che non vuole davvero la pace. Al tavolo è emerso che non ci si può fidare della Russia». (La Stampa)

Da un lato all’altro dell’Atlantico le decisioni sulla guerra in Ucraina seguono due strade opposte. (il manifesto)

Intervenendo in diretta al nuovo programma di Euronews Europe Today mercoledì, Kallas ha detto che non c'è nessun muro tra Bruxelles e l'amministrazione Trump e ha esortato entrambe le parti a rimanere unite di fronte all'aggressione della Russia in Ucraina. (Euronews Italiano)