Mercati asiatici: Tokyo tiene, giù le Borse cinesi. Cala il petrolio

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Italia Informa ECONOMIA

Di: Matteo Borrelli 10/03/2025 La settimana finanziaria in Asia è iniziata con andamenti contrastanti, influenzati dalle incertezze legate alle politiche commerciali statunitensi e ai recenti dati economici cinesi. Tokyo: lieve incremento sostenuto da negoziati commerciali Il Nikkei 225 di Tokyo ha registrato un modesto aumento dello 0,1%, chiudendo a 36.936,39 punti. Questo rialzo è avvenuto mentre il ministro del Commercio giapponese, Yoji Muto, era a Washington per discutere misure volte a evitare l’aumento dei dazi statunitensi sulle esportazioni giapponesi di acciaio, alluminio e automobili (Italia Informa)

La notizia riportata su altre testate

Non ha sofferto solo l’azionario, pesante anche il Bitcoin, scivolato sotto gli 80.000 dollari ai minimi dallo scorso novembre. Petrolio Wti a 66 dollari al barile, da 66,7 dollari del giorno prima. (Websim)

principale indice azionario giapponese obbligazione decennale giapponese (LA STAMPA Finanza)

Borsa Tokyo: indice Nikkei chiude a 36.793,11 punti (-0,63%) (Il Sole 24 ORE)

Borse dell'Asia Pacifico in moderato ribasso, all'indomani della peggior seduta del Nasdaq dal 2022. (Websim)

Chiusura del 10 marzo Quadro tecnico in evidente deterioramento con supporti a controllo stimati in area 36.483,7. Al rialzo, invece, un livello polarizzante maggiori flussi in uscita è visto a quota 37.192,7. (Teleborsa)

A pesare sul sentiment cinese è il calo dell'inflazione, scesa sotto lo zero per la prima volta in 13 mesi. L'indice dei prezzi al consumo è diminuito dello 0,7% rispetto all'anno precedente, secondo l'Ufficio nazionale di statistica, un dato inferiore alle attese degli analisti che avevano previsto un calo dello 0,4%. (Business Community)