Il turismo in Sicilia non perde colpi nonostante l’emergenza idrica. Gli albergatori: “Ma dalla Regione servono misure strutturali”

Il turismo in Sicilia non perde colpi nonostante l’emergenza idrica. Gli albergatori: “Ma dalla Regione servono misure strutturali”
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Per saperne di più:
La Repubblica INTERNO

«Il problema non sono gli stranieri, continuano ad arrivare e sono sempre più numerosi. A Siracusa solo nei primi sei mesi abbiamo contato 30mila presenze in più e 28.500 erano stranieri. Sono gli italiani, caso mai, che si lasciano più influenzare dalle notizie su siccità e acqua razionata anche se per il turismo interno pesa la scarsa disponibilità economica delle famiglie». Giuseppe Rosano, dell’associazione “Noi Albergatori” di Siracusa, smentisce l’allarme scattato nelle stanze del governo Schifani sulla possibilità di una grande fuga di turisti dalla Sicilia causata dalle notizie e dai reportage giornalistici sui disagi legati alla siccità. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

La Sicilia, con il suo clima mediterraneo e le sue estati calde e secche, è sempre stata vulnerabile alla siccità, ma mai come nel 2024. (Ohga!)

Ma nella Sicilia dei terreni arsi dalle alte temperature, dal vento di scirocco e dalla conseguente siccità, rischia di scomparire persino lei. È allarme dalle campagne dell’Isola per le piantagioni di fichidindia in sofferenza. (La Repubblica)

«Preso atto delle osservazioni delle competenti strutture regionali, ritengo opportuno chiarire che ogni azione messa in atto da Amap nella gestione di quella che rappresenta una delle più gravi crisi idriche degli ultimi 30 anni, è stata sempre ispirata da un principio di massima cautela a tutela dei servizi resi alla popolazione. (Giornale di Sicilia)

Una siccità da apocalisse: spariti pure i fichidindia. L’esperto: “Piogge sempre più episodiche”

Le condizione di fragilità strutturale del sistema idrico siciliano è sotto gli occhi di tutti. Ma una cosa è la siccità, altra cosa è la scarsità. (il Fatto Nisseno)

Parte oggi la protesta contro l’inerzia del governo nazionale e regionale nell’affrontare e risolvere la grave crisi idrica che sta attanagliando la Sicilia. Sarà uno sciopero della sete a staffetta. In pratica si chiede a ogni abitante di questa penisola di scegliere un giorno, da oggi e fino al prossimo 31 luglio, e di rinunciare a bere per 10 ore. (SiracusaOggi.it)

“Da tre mesi, intanto, manca pure un assessore. La dura critica: "La politica gioca ancora al totonomine nel chiuso dei Palazzi regionali, cinicamente indifferente ai drammi di questa terra". (Quotidiano di Sicilia)