L’Ucraina capitola, ma la Nato è sorda
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Con l’intervista al quotidiano Le Parisien, il presidente Zelensky ha dichiarato la capitolazione militare dell’Ucraina. Nel nostro piccolo, l’avevamo annunciata tre anni fa, durante l’invasione, senza palla di vetro ma con un filo di ragionamento. Sarebbe bastato quello ad evitare all’Ucraina mezzo milione di soldati eliminati e 10 milioni di cittadini scappati all’estero. La media … (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
Kiev non intende negoziare ora in un momento di debolezza, ma conta ancora sull'aiuto dell'Occidente per tentare di invertire le sorti del conflitto. Il Consiglio europeo: "La Russia non deve prevalere" (Adnkronos)
Sembra togliersi di dosso la mimetica il leader della resistenza, quando ammette con sconforto l’affanno delle sue truppe contro l’esercito russo che ovunque fa breccia nelle linee difensive ucraine a corto di uomini e rifornimenti. (ilmessaggero.it)
Garanzie e sicurezza (e qualche altro soldo, se possibile). Troppo forte l'esigenza di lavorare per porre fine alla guerra, a più di mille giorni dall'inizio del conflitto. (il Giornale)
Volodymyr Zelensky ora ammette ciò che la gran parte dei governi occidentali, a cominciare da quello guidato da Joe Biden, pensa da tempo: l’esercito ucraino non ha la forza per riconquistare la Crimea e il Donbass. (Corriere della Sera)
"Fin dall'inizio del prossimo anno, abbiamo bisogno di molta unità tra Stati Uniti, Ue e paesi europei. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al suo arrivo al vertice dei 27 a Bruxelles. (il Dolomiti)
Il presidente ucraino Zelensky parla all’Unione europea ma il messaggio è per gli Stati Uniti: «Vogliamo porre fine alla guerra. Le garanzie di sicurezza europee non saranno sufficienti, per noi la vera garanzia è la Nato e la Nato dipende dalle decisioni prese da europei e americani». (Corriere della Sera)