Maserati, futuro incerto. Operai, rientro dopo 3 mesi ma al lavoro solo 6 giorni: "Aprile? Non si sa nulla"
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"Siamo rientrati in azienda dopo tre mesi e mezzo e il clima che si respirava era di sfiducia, preoccupazione e rabbia". Giuseppe Violante, Rsa Fiom Maserati, descrive così il ritorno, ieri, al lavoro nello stabilimento di Modena dei lavoratori dopo tre mesi e mezzo di cassa integrazione in regime di solidarietà. È rientrato un 60-70% dei dipendenti, agli altri toccherà in maniera graduale e progressiva, in base alle esigenze produttive dei vari reparti. (il Resto del Carlino)
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Non è più il momento delle mezze verità. – La palla ora è tutta nella metà campo di John Elkann: oggi davanti alle Commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato chiediamo che l’Ad faccia chiarezza e disegni con numeri e ragionamenti concreti il futuro di Maserati, oltre al tipo di gioco che intende fare Stellantis in Italia. (il Resto del Carlino)
Crisi, cassa integrazione, trasferimento degli operai, vendita del titolo, insomma per il Tridente non è un periodo roseo e lo si capisce dalle notizie che spesso ruotano intorno alle sue vicende. Maserati, oltre a essere uno dei marchi più prestigiosi al mondo, è ormai un argomento di discussione quasi perenne. (Virgilio)
Così il presidente di Stellantis, John Elkann, ieri nel corso dell’audizione informale in commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato. "Stiamo lavorando al futuro di Maserati che è indissolubilmente legato all’Italia, a Modena e alla Motor Valley". (il Resto del Carlino)
Ha ricevuto la proposta di andare a lavorare in Serbia qualche giorno fa via Whatsapp. L’anno scorso ha lavorato solo 70 giorni, il resto del tempo è stato in cassa integrazione: «Ho preso lo stipendio pieno solo due volte». (corrieredibologna.corriere.it)
Ulteriore calo delle vendite mondiali L'andamento di inizio anno continua a destare preoccupazione. MaseratiDopo un 2024 segnato da risultati già storicamente bassi, l'azienda sembra lontana dal toccare il fondo. (Italpassion IT)
Tra coloro che hanno respinto l'idea c'è Luigi Cozzolino, operaio Maserati da 35 anni e delegato FIOM. (Automoto.it)