Il ritorno del Regno Unito quale Impero globale. Ma non se ne era mai andato...
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L'appiattimento di Parigi, di Berlino e di Roma sulla linea britannica tradizionalmente anti-russa, il dinamismo di Londra nel convincere la UE al riarmo globale e strategico per una difesa un giorno indipendente dagli Usa, il premier Starmer che si fa fotografare in divisa militare come fossimo nel 1939 ci deve far riflettere su un dato di fatto che può non piacere a tutti ma che appare oggettivo e non facilmente scalzabile nel breve e medio periodo: il Regno Unito resta una grande potenza mondiale con una presa molto forte sull'Europa continentale occidentale. (Il Giornale d'Italia)
Su altre fonti
Tra queste c’è Vicenza, dove il valore dell’export è pari al 60% dell’attività produttiva locale. Roma, 17 mar. (Agenzia askanews)
– Dazi del 200% su vino, champagne e altre bevande alcoliche provenienti dall’Unione europea. È l’ultima minaccia del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in risposta alla recente decisione di Bruxelles di imporre un dazio del 50% sul whisky americano, in ritorsione, a sua volta, alle tariffe americane su acciaio e alluminio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sin dal suo insediamento alla Casa Bianca, Donald Trump minaccia di tassare anche ciò che proviene dal Vecchio Continente perché, testuali parole, “prendiamo da loro e non prendono da noi”. Il presidente degli Stati Uniti si riferiva soprattutto a medicinali e automobili; e infatti dal 2 aprile 2025 dovrebbe essere introdotto un dazio del 10% sulle importazioni di auto dall’estero, Italia compresa. (Artribune)
Escludere vino e alcolici dalla disputa commerciale legata ai dazi su acciaio e alluminio. Il faccia a faccia è servito a porre l'accento sul tema dei dazi del 200% annunciati dal presidente Usa, Donald Trump, in risposta alla scelta dell'Unione europea di penalizzare le importazioni di whisky (o whiskey) americano. (Gambero Rosso)
Guerra di minacce da un lato, ma anche di decisioni già prese dall’altro. In attesa di quanto si deciderà a Washington da una parte e a Bruxelles dall’altra, ma anche a Pechino dall’altra ancora. (Avvenire)
La CNA Agroalimentare sottolinea che la politica protezionista penalizza fortemente il vero Made in Italy, che si fonda sulla qualità e sulla tradizione delle lavorazioni artigianali, mettendo a rischio il fatturato di molte piccole e medie imprese del settore. (Ipsoa)