Scuola, in Veneto quasi diecimila studenti in meno e i precari restano un esercito

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Corriere della Sera INTERNO

La curva discendente non è mai stata così vertiginosa. Gli alunni delle scuole venete per il prossimo anno scolastico saranno quasi diecimila in meno (9.374). La fascia d’età più critica è quella delle elementari che segna -4.753 studenti e delle medie che segna -3.033 studenti. La maglia nera degli iscritti va alle province di Treviso (- 2.456), Vicenza (-1.774) e Venezia (- 1.720), proprio le stesse che fino a 15 anni fa, per ragioni legate alla presenza di nuovi lavoratori stranieri richiamati dall’offerta delle fabbriche venete, avevano registrato un aumento maggiore di alunni. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è intervenuto all’interno della trasmissione radiofonica Rai Zapping per dire la sua circa la proposta di aprire le scuole il primo ottobre a causa delle temperature in costante rialzo e sul precariato. (LA STAMPA Finanza)

Docenti, studenti, personale Ata e sindacati, tutti con l’incertezza su come ripartirà la scuola, con un presente instabile e un futuro che preoccupa. Una scuola in crisi, tutti compresi e nessuno escluso. (il Resto del Carlino)

Si sentono usati per tappare i buchi e gettati via quando suona l’ultima campanella. Si sentono prof “usa e getta”. (La Stampa)

Anno nuovo, soliti problemi. Non può essere un alibi, piuttosto un’aggravante. Dichiarazione di Ivana Barbacci

L’interpello è il nuovo meccanismo previsto dal Ministero che consente alle scuole di richiedere nuove candidature per sopperire a una carenza di personale a disposizione. Le nomine e le convocazioni dovranno seguire l’ordine stabilito dalle graduatorie secondo l’Ordinanza Ministeriale. (CremonaOggi)

La campanella suonerà l'11 settembre per gli alunni del Veneto. Oltre a un calo di iscrizioni che segna diecimila studenti in meno, nonostante la corsa alle immissioni in ruolo inclusi i posti di sostegno, il nuovo anno scolastico inizia con numerosi insegnanti precari che andranno a coprire le cattedre. (ilgazzettino.it)

Categoria: Comunicati Stampa Anno nuovo, soliti problemi. Non può essere un alibi, piuttosto un’aggravante. Dichiarazione di Ivana Barbacci (CISL Scuola)