Dazi e guerra commerciale pesano su crescita e inflazione: l’Ocse rivede al ribasso le stime su Usa e Eurozona

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Milano Finanza ECONOMIA

L’economia globale fatica a riprendersi. E adesso la guerra commerciale appena iniziata peggiorerà la situazione provocando un rallentamento. A livello mondiale la crescita è rimasta solida nel 2024 (+3,2%) ma i recenti indicatori di attività parlano di un assottigliamento delle prospettive di crescita globale. Il sentiment delle imprese e dei consumatori invece di migliorare si è indebolito in alcuni Paesi, mentre le pressioni inflazionistiche continuano a persistere in diverse economie. (Milano Finanza)

La notizia riportata su altri media

L’Ocse evidenzia come la frammentazione economica globale rappresenti una sfida critica. L’aumento delle barriere commerciali rischia di rallentare ulteriormente l’espansione economica e di favorire una crescita dell’inflazione. (Spazio50)

I membri del G20, il principale aggregato mondiale, hanno avuto una media di inflazione del 5,3% nel 2024 e dovrebbero registrare un 3,8% nel 2025 e un 3,2% nel 2026. L’OCSE sottolinea anche il fatto che dazi e contrasti commerciali, se duraturi, potrebbero portare a un ribasso dell’inflazione minore rispetto a quanto previsto in precedenza. (Corriere del Ticino)

Nel rapporto di previsioni pubblicato oggi, l'Ocse esorta Trump ad allentare le tensioni e a rendere le sue politiche più prevedibili per evitare ulteriori danni all'economia globale. (ansabrasil.com.br)

"I dazi frenano la crescita globale". E l’Ocse taglia le stime sul Pil italiano

I timori e le incertezze eeconomicihe e politiche internazionali si stanno entendo sull’economie avanzate. L’OCSE ha abbassato le previsioni di crescita del PIL del G20 per il 2025 al 3,1% dal 3,3% e per il 2026 al 2,9% dal 3,2%, citando le maggiori barriere commerciali e l’incertezza politica che frenano gli investimenti e la spesa. (Scenari Economici)

I dati più recenti in arrivo dall'economia… Il primo prezzo dei dazi è quello pagato in termini di incertezza. (L'HuffPost)

Perché frenano la crescita globale e riaccendono l’inflazione anche negli Usa. Oltre a mettere a rischio una relazione, quella tra le due sponde dell’Atlantico, che secondo l‘American Chamber of Commerce to the European Union vale 9.500 miliardi di dollari in scambi e investimenti bilaterali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)