Dazi, il Pil mondiale frena al 3,1%. Bce: incertezze sul taglio dei tassi

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Brutto affare i dazi americani per la crescita globale, per le pressioni sull’inflazione e quindi anche per la rotta delle Banche centrali. A certificare lo tsunami possibile questa volta è l’Ocse, che vede abbattersi la scure in particolare su Usa, Canada e Messico. Un po’ meno sull’Ue. Eppure Donald Trump tira dritto: «Nessuna intenzione» di fare marcia indietro sui dazi su acciaio e alluminio, ha detto in volo dall'Air Force One: linea dura verso tutti, alleati e non. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

L’economia statunitense dovrebbe ora crescere del 2,2% nel 2025 (rispetto al 2,4% stimato a dicembre) e dell’1,6% nel 2026 (rispetto al 2,1%). (Scenari Economici)

I dazi di Trump? Un vero e proprio boomerang. E’ salato il conto della guerra commerciale scatenata dalla Casa Bianca: l’alert emerge chiaro dalle nuove stime dell’Ocse, secondo cui la crescita mondiale è destinata a ridursi a causa "delle barriere commerciali più elevate in diverse economie del G20 e di una maggiore incertezza geopolitica che grava su investimenti e spesa delle famiglie". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I dati, contenuti in un aggiornamento di interim dell'Economic Outlook risultano, rispettivamente, di 0,2 e 0,3 punti percentuali più bassi rispetto alle stime dello scorso dicembre. Ora per quest'anno l'organizzazione parigina pronostica un più 0,7% del Pil, cui dovrebbe seguire un più 0,9% nel 2026. (il Dolomiti)

E paradossalmente ad avvertito questo primo sintomo sulla propria pelle, all'alba di uno scontro economico tra le due sponde dell'Atlantico, sono proprio gli Stati Uniti, il Paese che ha lanciato una guerra commerciale globale sotto la guida di Donald Trump (L'HuffPost)

Il sentiment delle imprese e dei consumatori invece di migliorare si è indebolito in alcuni Paesi, mentre le pressioni inflazionistiche continuano a persistere in diverse economie. A livello mondiale la crescita è rimasta solida nel 2024 (+3,2%) ma i recenti indicatori di attività parlano di un assottigliamento delle prospettive di crescita globale. (Milano Finanza)

Nel primo trimestre del 2025, la situazione economica globale presenta luci e ombre, mostrando segnali di rallentamento accompagnati da elementi di resilienza. Secondo il Rapporto Intermedio Marzo 2025 di OCSE, nonostante la tenuta della crescita economica mondiale nel 2024, le nuove previsioni segnalano un indebolimento delle prospettive. (Ascom Torino)