Lucio Corsi un album tra sogno e realtà per farci dimenticare la trap

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Qualcosa di diverso, uno stile personale lontano miglia dai singoli prefabbricati di questo tempo che sembrano un unico medley interpretato da tante voci, diverse ma accomunate dall'abuso di autotune. Trentuno anni, tanta gavetta alle spalle , Corsi si presenta dopo Sanremo e prima dell'Eurovision con un album che lo fotografa per quello che è. Nove canzoni con impresso il suo timbro, unico e originale anche se non è difficile percepire tra i brani l'eco di nomi altisonanti come Ivan Graziani (su tutti), Lucio Dalla, Edoardo Bennato, Rino Gaetano (Panorama)

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E' il quarto album in studio dell'artista toscano che rappresenterà l'Italia a Eurovision 2025. Il tour, organizzato da Magellano Concerti, partirà il 10 aprile da Perugia. L'INTERVISTA (Sky Tg24 )

GROSSETO – Si intitola “Volevo essere un duro“, come la canzone che ha conquistato il pubblico di Sanremo. Il nuovo album di Lucio Corsi è uscito a mezzanotte sulle piattaforme streaming e in formato fisico. (IlGiunco.net)

L’album, in uscita oggi venerdì 21 marzo, è un il frutto di un lavoro di due anni nei quali il cantautore ha “trovato nove canzoni diverse e le ho convinte ad andare ad abitare nello stesso palazzo. (LAPRESSE)

Parte dal primo brano, Tu sei il mattino, arriva all’ultimo, Nel cuore della notte a cui, dice, è molto legato. C’è Sigarette che «parla di un preciso momento della mia vita, parte dalle sigarette ma poi va altrove», c’è Francis Delacroix dedicata al suo amico fotografo di Volpiano, che aveva già suonato a Sanremo per strada: «È un amico immaginario che esiste davvero, un bugiardo autentico». (Vanity Fair Italia)

«Il fatto di poter raccogliere una voce di piazza è una cosa che le canzoni ci permettono di fare. Tutto qua». Lucio Corsi ha risposto così alla polemica scoppiata pochi giorni fa sull’utilizzo della parola zingaro nel brano Altalena Boy, inciso dieci anni fa, durante la presentazione del suo nuovo album Volevo essere un duro, in uscita oggi per Sugar Music. (la Repubblica)

Qual è il segreto di Lucio Corsi? Le sue canzoni sono brevi e melodiche, apparentemente semplici e senza scosse. Volevo essere un duro è un disco carezzevole, senza strappi , tolto forse lo il rock’n’roll molto su di giri di Let There Be Rocko, dove il fantasma di Ivan Graziani va in giro sorridendo, compiaciuto. (la Repubblica)