Autonomia, Bucci: per Consulta legge perfettamente costituzionale
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Roma, 16 nov. – “Non vedo nessuno stop dalla Corte, che ha anzi definitivamente confermato che la legge che la istituisce è perfettamente costituzionale. Forse un commento sulla delusione andrebbe chiesto a chi finora ha raccontato che questa riforma era contraria alla nostra Carta fondamentale, straparlando di valori dell’unità d’Italia messi in discussione e di colpi di Stato. Confermo invece quanto ho sempre detto sui vantaggi che la Liguria potrebbe trarne”. (Agenzia askanews)
Se ne è parlato anche su altri media
E cioè: la legge di riforma è sbrecciata ma tutto sommato regge, e va solo un po’ riparata, oppure i guasti sono seri e bisogna rimetterci mano dalle fondamenta? Per prima cosa ho letto il commento del presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia: «La Consulta ha confermato la costituzionalità della legge, sancendo ancora una volta che il nostro percorso è in linea con la Costituzione. (La Stampa)
L’assessore regionale all’Autonomia Enrico Bussalino ha rilasciato la seguente dichiarazione: (Regione Piemonte)
Attorno all’autonomia differenziata nell’Isola si consuma la tempesta perfetta. Il governatore Schifani, già in difficoltà sulla gestione dei fondi alla Cultura e al Turismo, è l’unico esponente del centrodestra a commentare la pronuncia della Corte Costituzionale. (La Repubblica)
«Per noi è una vittoria, non una sconfitta». E accusa chi ha dato interpretazioni negative alla sentenza della Consulta: «L'hanno manipolata come il pongo». (ilgazzettino.it)
"Le sentenze vanno rispettate sempre, tutte, in special modo quelle che arrivano dalla Corte Costituzionale ma vanno lette tutte per intero". Sono le parole del presidente del Piemonte, Alberto Cirio , sul pronunciamento della Consulta sulla legge Calderoli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Di pi… «Le riforme dell’autonomia e del premierato camminano insieme — ha ricordato in sintesi Matteo Salvini a Giorgia Meloni, secondo quanto riferiscono fonti presenti — e non si deve mollare su nessuno dei due fronti». (la Repubblica)