Esplosione a Calenzano, le salme delle cinque vittime non sono state ancora restituite alle famiglie

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La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Le salme delle cinque vittime dell’esplosione nel deposito Eni di Calenzano devono restare ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria, presso l’istituto di Medicina legale di Careggi, per l'espletamento di altri accertamenti dopo le autopsie, che sono state già effettuate. Lo si apprende a Prato dove tuttavia si confida di liberarle prima possibile, già la prossima settimana. Due delle vittime erano lucane: Gerardo Pepe di Sasso di Castalda e Franco Cirelli di Cirigliano (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altre testate

Secondo quanto trapela dall'inchiesta della Procura di Prato al momento dell'esplosione, nelle vicinanze della pensilina numero 6 era in atto il sollevamento di un carrello, tramite un macchinario, proprio in concomitanza alla formazione di una nube di vapori di carburanti. (Sky Tg24 )

È quanto emerso dall'inchiesta della Procura di Prato: proseguono le indagini. La vicinanza di questa operazione potrebbe aver contribuito all'innesco dell'esplosione. (Fanpage.it)

Il primo sopralluogo tecnico di magistrati e periti, per arrivare a una perizia sull'impiantistica strutturale del deposito Eni, è previsto la mattina del 16 dicembre. Si cercherà di comprendere la dinamica dell'incidente che ha causato 5 morti e 26 feriti a causa dell'esplosione verificatasi alle pensiline del carico dei carburanti. (gonews)

Calenzano, il giorno della maxi perizia sull'impianto della strage

Sia nella testa degli addetti ai lavori che in quella della politica: Firenze può fare a meno del maxi deposito Eni di Calenzano? E quanto costerebbe il trasferimento? Dare una risposta è tutt’altro che semplice. (LA NAZIONE)

Minuti per la lettura Sull’incidente al deposito Eni di Calenzano saranno le indagini a fornire chiarimenti sulle dinamiche che hanno determinato l’esplosione e il conseguente pesante bilancio in termini di vite perse. (Quotidiano del Sud)

A sei giorni dall'esplosione nel deposito carburanti di Calenzano i medici legali e i genetisti hanno identificato scientificamente i corpi della cinque vittime, consentendo alle famiglie, nelle... (Virgilio)