Luigi Di Maio, l'ultima piroetta: lodi a Meloni. E su Conte: "Come Ecce Bombo"

Luigi Di Maio, l'ultima piroetta: lodi a Meloni. E su Conte: Come Ecce Bombo
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Sempre più democristiano, sempre meno grillino della prima ora. Sempre più europeista, sempre meno euroscettico. È un Luigi Di Maio quasi "casiniano" quello che al Foglio ha parlato dell'elezione del prossimo presidente della Commissione europea (dove poi è stata riconfermata Ursula von der Leyen, senza i voti di FdI). "Ogni decisione a Bruxelles è frutto di un accordo. Qui 'compromesso' - ci ha tenuto a precisare - non è una brutta parola ed è assolutamente comprensibile che i partiti in questo momento stiano ponendo delle condizioni per votare la presidente uscente". (Liberoquotidiano.it)

Su altre fonti

PUBBLICITÀ Ursula ce l'ha fatta. La presidente della Commissione europea von der Leyen è stata eletta con 401 voti a favore dall'aula di Strasburgo. Contrari in 284. Come atteso la maggioranza è composta da Ppe, S&d, Renew e Verdi. (Euronews Italiano)

Formalmente non arriva nessuna retromarcia sul Green Deal europeo da parte di Ursula von der Leyen. Già prima del voto finale in Aula al Parlamento europeo, che le ha consegnato un secondo mandato da presidente della Commissione, la von der Leyen ha disegnato le linee guida dei prossimi 5 anni in un documento di indirizzo che, inevitabilmente, piomba nell’attualità del mondo dell’auto, condizionandone il futuro. (La Gazzetta dello Sport)

Ue, Decaro promuove Von Der Leyen: “Molto progressista”. Tridico: “Non sono d’accordo” Antonio Decaro, a Strasburgo per la sua prima plenaria da eurodeputato, promuove il discorso di Ursula Von der Leyen prima della riconferma alla guida della Commissione Ue. (Fanpage.it)

Meloni - Von der Leyen, dopo lo strappo si apre una nuova partita. L'imbarazzo di Tajani

Ursula von der Leyen fa il bis: il Parlamento europeo l’ha rieletta presidente della Commissione Ue con 401 voti a favore, 284 contrari e 15 astenuti. Gli eurodeputati di FdI hanno votato contro. Giorgia Meloni, dopo settimane di avvicinamenti e foto insieme, avrebbe percepito l’assenza di aperture per una vicepresidenza esecutiva per l’Italia, così avrebbe dato mandato di votare no. (Virgilio Notizie)

Se l'Ecr ha lasciato libertà di scelta alle delegazioni, il partito guidato da Giorgia Meloni ha detto no alla nuova-vecchia Il no era nell'aria. (Secolo d'Italia)

Giorgia-Ursula, il tandem si è rotto. O almeno, non fila più come una volta. (Corriere Roma)