LE PERICOLOSE PAROLE DEL PAPA SU GAZA
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Nella giornata di domenica è stato annunciato l’ennesimo libro di Bergoglio, nulla di filosofico o teologico, ci mancherebbe (sic!), ma una sorta di vademecum per il buon cattolico in vista del Giubileo. Ampi stralci di quest’ultima fatica letteraria del Papa, intitolata La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore sono stati riportati in esclusiva dal quotidiano La Stampa e subito, come spesso accade quando parla o, peggio, scrive Francesco, alcune affermazioni del pontefice hanno fatto sobbalzare molti sulla sedia. (L'Opinione)
La notizia riportata su altri giornali
Cosa è successo? Non sui campi di battaglia di Gaza e del Libano, ma nelle sedi delle Nazioni Unite, è stata di colpo ribaltata la narrazione prevalente del conflitto mediorientale: i morti palestinesi non sono 42.200, ma 8.119, ultima stima accertata riguardo alle operazioni dal 1 novembre 2023 al 30 aprile 2024. (Nicola Porro)
Edith Bruck ha quel tipo di grazia che soltanto il dolore vero può regalare, lei che nei suoi libri i campi di concentramento li ha raccontati in prima persona. È sopravvissuta allo stermino nei forni ed è nella geografia delle sue rughe che si può ripercorrere l’orrore della sua storia. (Corriere della Sera)
Dall’inizio della devastante guerra di Israele contro la popolazione di Gaza, tredici mesi fa, Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni unite per i territori palestinesi occupati, ha acquisito fama internazionale come cronista pubblica, anatomista legale e oppositrice politica del genocidio. (Jacobin Italia)
Un anno In quel periodo, il numero di morti in Gaza cresceva in maniera esponenziale e nei primi giorni di novembre il bilancio parlava di oltre 20.000 morti sotto le macerie. (Inside Over)
Il quesito del pontefice nella sua cauta e soppesata formulazione non si espone all’insidia della sovrapposizione del piano giuridico con quello politico e morale. (Gariwo, la foresta dei Giusti)
Di Iuri Maria Prado Contrordine compagni: dalla “anatomia” del genocidio alla “possibilità” (forse, chissà) di un genocidio Su Gaza persino l’Onu rivede i numeri, anche perché la popolazione cresce (stando ai dati di Hamas) (israele.net)