Banlieu, tutto quello che Sala non dice sulla (in)sicurezza di Milano
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Quello che il sindaco Sala (comprensibilmente) non dice è che nessuno a Milano - prendendo in considerazione non solo il Comune ma tutte le «cabine di regia», istituzionali e non, di questa città tanto proiettata nel futuro e talvolta non troppo concentrata su un presente «antico» com’è quello delle periferie - è riuscito a cogliere davvero il malcontento e il forte desiderio di inclusione che trapela dai giovani nati a Milano da famiglie di immigrati di seconda e terza generazione. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Dopo la notte di guerriglia urbana e i disordini successivi al quartiere Corvetto di Milano seguiti alla morte del pregiudicato egiziano Ramy Elgaml con cassonetti bruciati, lancio di bottiglie e proteste contro le forze dell’ordine orchestrate tra anarchici e immigrati, il deputato di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato e (Secolo d'Italia)
Non più la favola del mare e del sole che racconta la Sicilia come il luogo perfetto solo per fare le vacanze ma il mare come risorsa principale per rilanciare l’economia di un territorio e costruire il futuro delle nuove generazioni. (Economia Sicilia)
Un grave incidente stradale è avvenuto nella notte in via Ripamonti, all'altezza di via Quaranta, poco dopo le 4. Un giovane egiziano di 20 anni è morto ed rimasto ferito anche un 22enne tunisino. Il tutto dopo, pare, un lungo inseguimento in scooter. (Today.it)
Si cercano altri video, di privati, ed eventuali testimoni per eliminare ogni dubbio su quanto accaduto la notte di domenica 24 novembre quando, all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta a Milano, nel quartiere Corvetto, ha perso la vita Ramy Elgaml, 19enne egiziano, morto a bordo di uno scooter durante un inseguimento con i carabinieri. (Adnkronos)
In un quartiere che spesso viene percepito come il “parente scomodo” di una Milano patinata e borghese, simbolo della cosiddetta “Milano da bere,” si intrecciano storie che lo rendono ben più complesso di un luogo etichettabile come esclusivo rifugio di immigrati. (la VOCE del TRENTINO)
C'è un video di pochi secondi che gira sui telefonini del Corvetto, lo hanno anche gli avvocati, non è stato ancora possibile verificarne l'autenticità ma è considerato attendibile. Dovrebbero essere Fares e Ramy che scappano sullo scooter, inseguiti da due macchine dei carabinieri. (TGLA7)