Inter-Juve 4-4: la partita più pazza del mondo. E la Fiorentina passeggia sulla Roma (5-1)

28/10/2024 SPORT

Roba da matti. E meno male che doveva essere una fredda partita a scacchi. Dopo questo Inter-Juventus (4-4) viene in mente uno spassoso film degli Anni Sessanta, Questo pazzo pazzo pazzo mondo, in cui per trovare un tesoro nascosto ne capitano di tutti i colori. Alla fine i protagonisti - ingessati e contusi all’ospedale - si fanno una gran risata nonostante in finale disastroso. Sanno d’aver perso tutto, ma si sono talmente divertiti che, comunque, non se la prendono. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

In nove giornate l’Inter ha preso in campionato i gol (13) che aveva subito l’anno scorso in ventisette partite, ma anche dopo «una grandissima delusione» Simone Inzaghi cerca di tirare fuori la sua squadra dalle sabbie mobili di un pareggio «che fatico ad accettare, perché sul 4-2 non c’erano avvisaglie». (Corriere della Sera)

Ma in questa nuova stagione, al netto di un percorso Champions positivo con zero gol al passivo e 7 punti su 9 disponibili, la squadra di Simone Inzaghi sembra aver smarrito le distanze in campo e con esse la solidità che l'aveva contraddistinta fino a maggio scorso. (Fcinternews.it)

(copertina) IMAGO / Buzzi (L'Ultimo Uomo)

Protagonista del dopo partita di Inter-Juventus da San Siro, Bobo Vieri ha commentato l'esito della partita ai microfoni di DAZN: "È chiaro che in casa nerazzurra non siano felici - spiega l'ex attaccante - Queste partite devi chiuderle, soprattutto se come l'Inter hai avuto la possibilità in più di un'occasione di fare il quinto gol, perchè la Juve ha tanti giocatori di qualità e ragazzi così se rientrano in partita poi possono fare anche il colpaccio". (Bianconera News)

Intervenuto a La Domenica Sportiva, Eraldo Pecci su Inter-Juventus ha detto: "Zielinski ha fatto bene e segnare quei due rigori è stato più difficile di fare i due gol che ha fatto Yildiz che ora è l'eroe della partita. (Tutto Juve)

Sui social non è infatti passata inosservata una frase del tecnico nerazzuro al momento dell'ingresso in campo di Davide Frattesi , al 63', quando l'Inter era in vantaggio per 4-2 e con le sorti della gara che sembravano pendere in favore dei padroni di casa. (Tuttosport)