Tre arresti in Francia per l’attentato alla sinagoga di Beth Yaacov a La Grande-Motte. Il sospettato è un algerino di 33 anni

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Nella notte tra sabato e domenica in Francia sono state arrestate tre persone per l’attacco alla Sinagoga di Beth Yaacov, a La -Motte. Oltre al principale sospettato, che secondo i media francesi sarebbe un 33enne algerino, ci sono altre due persone a lui vicine che sono state fermate. Il sospettato, regolarmente residente in Francia, è stato fermato a Nimes dove è rimasto ferito in una sparatoria contro agenti speciali della polizia, ma le sue condizioni non sono critiche. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Esplosione davanti a una sinagoga in Francia: l'edificio avvolto dal fumo Almeno due auto, tra cui una contenente una bombola di gas, hanno preso fuoco sabato mattina davanti a una sinagoga a La -Motte, nel sud della Francia, provocando un'esplosione che ha ferito un agente della polizia municipale, si apprende da fonti della gendarmeria e dal sindaco della città, Stéphan Rossignol. (La Stampa)

L’uomo è stato preso dopo quindici ore, a 50 chilometri dal luogo dell’attentato, a Nimes, all’ultimo piano di un palazzo nel quartiere di Pissenvin epicentro di traffico di droga e criminalità. PARIGI Algerino, 33 anni, un figlio nato in Francia, regolare permesso di soggiorno dal 2010: è stato lui ad attaccare sabato mattina, prima della funzione di shabbat, la sinagoga della -Motte, comune sul mare, a sud di Montpellier. (ilmessaggero.it)

In un’immagine di videosorveglianza autenticata dall’AFP, si vede un uomo con il volto scoperto e una bandiera palestinese intorno alla vita, da cui sporge quello che sembra essere il calcio di una pistola. (Gazzetta del Sud)

Tra l'Algeria e la banlieue. Dieci anni vissuti nell'odio

Un agente di polizia è rimasto ferito dopo un’esplosione e un incendio davanti a una sinagoga nel sud della Francia, a La -Motte, nell’Hérault. La Procura nazionale antiterrorismo precisa che cinque persone, compreso il rabbino, si trovavano all’interno della sinagoga Beth Yaacov al momento dell’attacco, ma non sono rimaste ferite. (Open)

All’interno della sinagoga c’erano cinque persone, fra le quali il rabbino, che non sono state ferite dall’esplosione, provocata da una bombola di gas che era stata sistemata dentro una delle auto date alle fiamme. (Il Sole 24 ORE)

Non era nel suo appartamento, El Hussein Khenfri. Il principale sospettato dell'assalto alla sinagoga di sabato mattina era fuggito: e si era nascosto, armato, all'ultimo piano di uno dei palazzoni di Pissevin, nella banlieue sud-ovest di Nîmes, nota per il massiccio traffico di droga. (il Giornale)