Inchiesta Ultras, Simone Inzaghi sentito come persona informata dei fatti: il caso dell'intercettazione con Ferdico

L'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, è stato sentito dalla squadra mobile di Milano, nell’ambito dell’inchiesta "Doppia curva" che ha portato all’azzeramento dei vertici delle tifoserie dei due club milanesi. Inzaghi, non indagato, è stato sentito come persona informata sui fatti. Inter, le accuse dell'Antimafia: «La società ha ceduto ai ricatti e finanziato i capi ultrà» Inzaghi, l'intercettazione con il capo ultras Ferdico Il tecnico nerazzurro era citato in un'intercettazioni con Marco Ferdico, esponente di spicco degli ultrà interisti in cui quest'ultimo lo sollecitava a intervenire presso il presidente Giuseppe Marotta per avere più biglietti per la finale di Champions di Istanbul dell'anno scorso. (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

"Questa è una risposta che potrà dare la Giustizia Federale quando avrà concluso il suo lavoro". Cosa rischiano Inter e Milan se dovesse essere appurato che non lo hanno rispettato? (fcinter1908)

Stando alle intercettazioni raccolte dagli inquirenti, Caminiti, detto Pino, avrebbe svolto un vero e proprio ruolo di "mediatore" tra il mondo dell'imprenditoria e la tifoseria organizzata nerazzurra, ruolo ottenuto grazie ai rapporti con Giuseppe Calabrò, legato alla 'Ndrangheta. (Eurosport IT)

Inchiesta ultrà, a giorni gli atti dei pm in Figc: saranno ascoltati Inzaghi, Zanetti e Calabria (Tutto Napoli)

Il tecnico a metà mattina è stato sentito come persona informata sui fatti nell’ambito dell’indagine “Doppia Curva” della Dda di Milano che ha decapitato i vertici delle due curve milanesi. L’audizione dell’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi a Milano è già terminata. (La Gazzetta dello Sport)

Prenderanno il via oggi, salvo sorprese dell’ultimo minuto, le audizioni dei tesserati di Inter e Milan coinvolti - ma non indagati - nell’inchiesta della Procura di Milano, coordinata dai pm della Dda Storari e Ombra, sulle Curve di San Siro. (La Gazzetta dello Sport)

Già lunedì della scorsa settimana, il giorno del maxi blitz, si era saputo che il procuratore federale della FIGC, Giuseppe Chinè, aveva chiesto agli inquirenti milanesi gli atti di indagine non coperti da segreto per verificare eventuali condotte “rilevanti” per l’ordinamento sportivo, da parte delle due società o di loro tesserati. (Calcio e Finanza)